Accuse di abusi sessuali su bambini Awajun
Il governo peruviano ha annunciato l’apertura di un’indagine su gravi accuse di abusi sessuali e stupri commessi su oltre 500 bambini e adolescenti indigeni appartenenti all’etnia Awajun. Le vittime sarebbero state abusate da insegnanti di scuole pubbliche nella regione amazzonica di Condorcanqui, nella giungla del Perù settentrionale.
La decisione di avviare un’indagine è arrivata dopo che le dichiarazioni di due ministri del governo di Dina Boluarte hanno suscitato forti polemiche. Il responsabile dell’Istruzione, Morgan Quero, e la ministra delle Donne e delle popolazioni vulnerabili, Angela Hernández, hanno cercato di minimizzare il caso sostenendo che gli abusi potrebbero essere riconducibili a “pratiche culturali” locali.
Rapporto e dettagli sulle denunce
Secondo un rapporto presentato all’Unità di gestione dell’educazione locale dalla presidente del Consiglio delle donne Awajun, Rosemary Pioc Tena, le 524 denunce di abusi sarebbero state raccolte negli ultimi 14 anni, tra il 2010 e i primi cinque mesi del 2024. Il rapporto evidenzia come le scuole dei distretti di Cenepa e Nieva sarebbero state teatro di questi crimini, con gli aggressori che avrebbero anche infettato i bambini con il virus dell’HIV.
Reazione del governo
Il presidente del Consiglio dei ministri e portavoce del governo, Alberto Adrianzen, ha dichiarato che “i fatti devono essere indagati” e che il governo “sarà al fianco delle vittime, rifiutando ogni forma di abuso sessuale”. La dichiarazione è stata riportata dall’agenzia di stampa France-Press.
Un caso allarmante e preoccupante
La notizia di questi abusi sessuali su bambini indigeni è profondamente allarmante e preoccupante. Il fatto che le accuse coinvolgano insegnanti, figure che dovrebbero garantire la sicurezza e il benessere dei bambini, rende la vicenda ancora più grave. È fondamentale che le autorità conducano un’indagine approfondita e trasparente, assicurando giustizia per le vittime e prevenendo ulteriori abusi.