Un libro dedicato allo sport come strumento di pace
“Giochi di pace, l’anima delle olimpiadi e delle paralimpiadi”, il libro a cura di Vincenzo Parrinello, presentato allo Stadio Olimpico, si pone come un’opera che celebra lo sport come linguaggio universale e veicolo di valori positivi, con un focus particolare sul suo ruolo nella promozione della pace.
L’opera, che vanta la prefazione di Papa Francesco, include contributi del cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, di Athletica Vaticana e la partecipazione di atleti di fama mondiale come Jannik Sinner, Nadia Comăneci, Federica Pellegrini e Sofia Goggia, oltre ad atleti paralimpici e rifugiati.
Le parole dei protagonisti
“Lo sport è un veicolo di valori positivi in ogni sua accezione”, ha dichiarato il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, sottolineando l’importanza dello Stadio Olimpico come centro di attenzione per lo sport e la speranza di una tregua olimpica in vista dei prossimi Giochi.
La vicepresidente vicaria del Coni, Silvia Salis, ha invece evidenziato il valore della “lealtà” nello sport, un termine che ricorre anche nel libro di Parrinello, spiegando come la sua assenza sia immediatamente percepibile nel mondo dello sport.
Il presidente del Cip, Luca Pancalli, ha sottolineato la capacità dello sport di andare oltre il contenuto tecnico, affermando che “abbiamo la possibilità di contaminare la società e lo sport ha la potenzialità di cambiare la società civile”.
Vincenzo Parrinello ha paragonato il libro a una staffetta atletica, con la prefazione di Papa Francesco come prima frazione e il “testimone” della pace da portare avanti. “Lo sport serve a farci diventare migliori”, ha concluso Parrinello, sottolineando come spesso i valori dello sport vengano enunciati ma non vissuti appieno.
Lo sport come ponte verso la pace
Il libro “Giochi di pace” si presenta come un’iniziativa lodevole che punta a mettere in luce il ruolo positivo dello sport nella società, soprattutto in relazione alla promozione della pace. La scelta di coinvolgere personalità di spicco del mondo sportivo e religioso, come Papa Francesco e atleti di fama internazionale, dimostra la volontà di dare voce a un messaggio universale di unità e fratellanza, valori che lo sport può incarnare e diffondere in modo potente.