Solidarietà da parte dei presidenti di Camera e Senato
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso la sua solidarietà alla famiglia di Enrico Berlinguer attraverso un messaggio sui social, definendo la profanazione della tomba come un “atto inaccettabile” e condannando fermamente il gesto. La Russa ha sottolineato che l’accaduto è avvenuto a pochi giorni dall’anniversario della morte del leader storico del Pci.
Anche il presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, ha condannato l’accaduto, definendolo un “grave gesto a danno della tomba di Enrico Berlinguer” presso il cimitero di Prima Porta. Fontana si è detto fiducioso che i responsabili saranno presto individuati e puniti, esprimendo la sua personale solidarietà e quella della Camera dei Deputati alla famiglia Berlinguer.
Un atto di vandalismo
La profanazione della tomba di Enrico Berlinguer rappresenta un atto di vandalismo che ha suscitato sdegno e indignazione. L’accaduto è avvenuto ad appena sei giorni dall’anniversario della morte del leader comunista, avvenuta il 11 giugno 1984.
Non sono ancora noti i dettagli dell’accaduto, né le motivazioni che hanno spinto i responsabili a compiere questo gesto. Le autorità competenti sono al lavoro per identificare i colpevoli e chiarire le circostanze dell’accaduto.
Un atto di intolleranza?
La profanazione di una tomba, indipendentemente dall’identità del defunto, rappresenta un atto di intolleranza e di mancanza di rispetto per la memoria. In questo caso, l’accaduto potrebbe essere interpretato anche come un atto di vandalismo politico, considerando la figura di Enrico Berlinguer e il suo ruolo nella storia politica italiana. Tuttavia, è importante attendere le indagini per comprendere appieno le motivazioni dietro questo gesto.