Il rilancio del M5S: opposizione dura e dialogo ‘tra pari’
Giuseppe Conte ha individuato le direttrici per il rilancio del Movimento 5 Stelle in attesa della costituente di settembre, in cui si discuteranno linea politica, alleanze e il delicato tema del limite dei due mandati. Il leader pentastellato punta su un’opposizione dura sia in Parlamento che nelle piazze, un dialogo ‘tra pari’ con le altre forze progressiste, senza farsi dettare la linea dal PD, e un impegno diretto sui territori.
Il nodo del limite dei due mandati
Il tema del limite dei due mandati resta un nodo cruciale, con Beppe Grillo fermamente contrario alle deroghe. Il garante del M5S, che dalle europee non ha detto una parola in pubblico, avrebbe discusso a Roma con i suoi interlocutori della necessità di ripartire dalla democrazia partecipativa e dal ruolo dei Comuni. Secondo alcune voci, non confermate da Campo Marzio, si potrebbe giungere a un compromesso, conteggiando in modo differente esperienze parlamentari e locali. Ad esempio, chi ha fatto per due volte il parlamentare potrebbe candidarsi a sindaco.
Il ruolo dei ‘big’ e la possibile leadership di Virginia Raggi
Un altro punto chiave potrebbe essere un maggior coinvolgimento nella sfera decisionale del partito per i ‘big’ che hanno svolto già per due volte ruoli di rappresentanza politica, come Roberto Fico e Virginia Raggi. L’ex sindaca di Roma, da sempre forte dei suoi buoni rapporti con Grillo, potrebbe tornare in auge e c’è persino chi la individua come possibile nuova leader del Movimento. Dopo il mancato bis nella Capitale, Raggi è stata bloccata proprio dal limite dei due mandati.
Le alleanze e il dialogo con il PD
Sul fronte delle alleanze, Conte non si è affrettato a rispondere alla segretaria del PD, Elly Schlein, che ha teso la mano proponendo un programma unitario delle opposizioni. Lo hanno fatto invece Avs e Più Europa, e persino Carlo Calenda. Il leader del M5S, che si era già detto disponibile ad intensificare il dialogo con le forze progressiste, non si è ancora espresso. Martedì sarà insieme al resto delle opposizioni in piazza SS Apostoli.
Il futuro del M5S e i ballottaggi
Il Movimento 5 Stelle si trova a un bivio dopo l’ultima batosta elettorale. La costituente di settembre sarà un momento cruciale per definire il futuro del movimento, con il nodo del limite dei due mandati, la leadership e le alleanze ancora tutte da affrontare. Non si esclude che nei prossimi giorni il M5S possa partire per alcune iniziative elettorali in vista dei ballottaggi, in particolare nella ‘sua’ Puglia.
Il M5S al bivio: tra passato e futuro
Il Movimento 5 Stelle si trova a un punto di svolta. La costituente di settembre sarà un momento cruciale per definire il futuro del movimento, con il nodo del limite dei due mandati, la leadership e le alleanze ancora tutte da affrontare. Il percorso di rilancio del M5S dipenderà dalla capacità di Conte di coniugare le istanze della base con le esigenze di un’opposizione efficace e unitaria. Il dialogo con le altre forze progressiste sarà fondamentale per costruire un fronte comune in grado di contrastare il governo di centrodestra. Il successo del M5S dipenderà dalla sua capacità di rinnovarsi e di adattarsi al nuovo contesto politico, senza rinnegare le sue origini e i suoi valori fondanti.