Meloni respinge le critiche: “Nessun passo indietro”
La premier Giorgia Meloni ha ribadito la posizione del governo italiano sui diritti LGBT e sull’aborto, smentendo le critiche che lo accusano di aver intrapreso un percorso di restrizione di tali diritti. In una conferenza stampa al termine del G7 di Borgo Egnazia, Meloni ha affermato che “nel governo in questi due anni non ci sono stati passi indietro rispetto a questioni come il diritto all’aborto o sui diritti LGBT”.
La premier ha sottolineato che “la realtà è diversa da un racconto che vedo animato da diversi presunti osservatori, le cui aspettative sono state deluse”.
Nessun passo indietro nemmeno al G7
Meloni ha anche ribadito che “non c’è stato nessun passo indietro” sugli Lgbt al G7. La sua dichiarazione arriva in un momento in cui alcuni osservatori hanno espresso preoccupazione riguardo alla posizione del governo italiano su questi temi, in particolare in un contesto internazionale che vede un crescente impegno per la difesa dei diritti LGBT.
Un’affermazione da contestualizzare
Le parole della premier Meloni meritano un’attenta analisi. È vero che il governo non ha introdotto nuove leggi che limitino i diritti LGBT o l’accesso all’aborto. Tuttavia, è importante ricordare che l’azione politica non si limita all’approvazione di nuove leggi. Anche l’inazione può avere un impatto significativo, soprattutto quando si parla di diritti fondamentali. Ad esempio, il governo potrebbe non aver modificato le leggi esistenti, ma potrebbe aver ridotto i finanziamenti per le organizzazioni che si battono per i diritti LGBT o per i servizi di assistenza all’aborto. In questo senso, è fondamentale valutare non solo le azioni concrete, ma anche il contesto generale in cui si inseriscono le dichiarazioni della premier.