Il Tar ordina al Comune di Turbigo di concedere il campo sportivo per la festa del Sacrificio
Il Tar della Lombardia ha ordinato al Comune di Turbigo di concedere il campo sportivo Colombo per la festa del Sacrificio, che si terrà lunedì prossimo. La decisione arriva dopo che il Consiglio comunale aveva negato l’utilizzo del campo, motivando la decisione con la frequenza delle richieste di utilizzo del campo per attività religiose. Il Comune aveva sostenuto che due richieste in pochi mesi di utilizzare il campo sportivo per la preghiera non avevano più carattere di eccezionalità ma lo avrebbero di fatto reso un luogo di culto, scopo a cui non è destinato.
Il sindaco Allevi definisce la vicenda “preoccupante” e annuncia l’intenzione di portare la questione all’attenzione del Governo
Il sindaco Fabrizio Allevi ha definito la vicenda “preoccupante” e ha annunciato l’intenzione di portare la questione all’attenzione del Governo. “Questa vicenda espropria di fatto un Consiglio Comunale del diritto/dovere di pronunciarsi”, ha dichiarato il sindaco. “Noi non ci fermeremo e porteremo all’attenzione del Governo e nelle dovute sedi questa triste e preoccupante vicenda”.
L’avvocato Bauccio definisce le dichiarazioni del sindaco “stupefacenti” e ricorda l’obbligo di rispettare la legge e la Costituzione
L’avvocato Luca Bauccio, legale di Moschea Essa, ha definito le dichiarazioni del sindaco “stupefacenti”. “Corre l’obbligo di ricordare che le elezioni democratiche non servono a conferire al consiglio comunale e al sindaco il potere di disapplicare le leggi”, ha commentato. “Sembra che per il Sindaco Allevi e per la sua maggioranza di consiglieri comunali non viga la Costituzione e le leggi e nemmeno lo statuto comunale ma la loro legge politica fondata sulla discriminazione e la persecuzione di una pacifica minoranza religiosa che ha chiesto solo uno spazio per pregare in una giornata di festa”, ha proseguito. “Si preoccupi il sindaco di eseguire l’ordinanza del Tar e cessi, lui e la sua maggioranza di violare la legge”.
La libertà religiosa e il diritto di riunione
La vicenda di Turbigo solleva importanti questioni legate alla libertà religiosa e al diritto di riunione. La Costituzione italiana garantisce la libertà di religione e il diritto di riunione pacifica, e il Tar ha correttamente riconosciuto questi diritti nel caso della Moschea Essa. È importante che le istituzioni locali rispettino la legge e la Costituzione, garantendo a tutti i cittadini il diritto di esprimere la propria fede e di partecipare a eventi religiosi.