Schlein: “Unire le forze per l’alternativa a Meloni”
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, rilancia la sua sfida per unire le forze di minoranza in un’alternativa al governo Meloni. Dopo il sit-in in piazza Santi Apostoli a Roma, organizzato insieme a M5s, Avs e Più Europa, Schlein propone la costruzione di un programma unitario sulle questioni chiave: sanità, diritti, scuola, ambiente e lavoro.
La manifestazione, in programma per martedì 18 giugno, vedrà la partecipazione dei leader delle forze politiche che hanno lanciato il sit-in dopo la rissa alla Camera sull’autonomia: Giuseppe Conte (M5s), Angelo Bonelli (Avs) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana), Riccardo Magi (Più Europa).
La presenza di Azione e Italia Viva, invece, appare più incerta. Carlo Calenda sarà impegnato al Senato e Azione si presenterà con una delegazione, mentre Italia Viva potrebbe non partecipare.
M5s: “Dialogo aperto, ma con distinzioni”
Il Movimento 5 Stelle, seppur disponibile a rilanciare la piazza, si mostra più cauto riguardo al programma condiviso. La senatrice Alessandra Maiorino, responsabile Diritti del partito, afferma: “Per quanto mi riguarda, ritengo necessario lavorare a un programma comune per costruire l’alternativa, perché gli italiani ne hanno abbastanza di saluti romani e Decima Mas. Come M5s, ci aspettiamo che temi come la legalità, il contrasto alla corruzione, il rafforzamento dei diritti di tutte e tutti e una vera svolta green (che non sia solo maquillage) siano inclusi”.
Sul rapporto con Azione e Italia Viva, Maiorino evidenzia: “Il problema è il sistema socio-economico che loro sostengono, molto diverso dal nostro. Non è questione di antipatie personali ma di visione e di contenuti”.
Avs e Più Europa: “Impegno per la giustizia sociale e climatica”
Alleanza Verdi Sinistra (Avs) e Più Europa rispondono con entusiasmo all’appello di Schlein, delineando i loro punti programmatici chiave. Angelo Bonelli (Avs) cita “la giustizia climatica e sociale”, una “politica fiscale” che non abbia “paura di chiedere a chi ha grandissimi patrimoni di contribuire”, e l’impegno per la pace.
Riccardo Magi (Più Europa) sottolinea l’importanza del salario minimo, dell’abolizione della Bossi-Fini, della “lotta all’omofobia di Stato”, della “legalizzazione della cannabis” e di altri temi sociali.
Azione: “Dialogo aperto, ma con differenze”
Carlo Calenda, leader di Azione, si mostra disponibile al dialogo, pur riconoscendo le distanze su alcuni temi: “Azione ha sempre valutato il merito delle proposte e dei provvedimenti che servono all’Italia. Sappiamo che oggi ci sono distanze molto significative sul posizionamento internazionale del Paese, sulla giustizia e sulle politiche di sviluppo. A mio avviso potrà essere più facile trovare un’intesa sui diritti sociali che riguardano i salari, la sanità e l’istruzione”.
Italia Viva: “Un dibattito interno sulle alleanze”
Italia Viva, per ora, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla manifestazione del 18 giugno né sulla piattaforma programmatica. Il partito di Matteo Renzi è impegnato in un dibattito interno sulle future alleanze e sull’idea di ricostituire il terzo polo.
Luigi Marattin, esponente di peso di Italia Viva, sui social si chiede perché serva per forza schierarsi da una parte o dall’altra, un messaggio ri-postato anche da Enrico Costa di Azione, a dimostrazione della speranza di un centro equidistante che sembra far presa anche dalle parti di Calenda.
Le reazioni di Meloni e dell’Anpi
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha definito “provocazioni” i comportamenti in Aula delle opposizioni prima della rissa, una presa di posizione stigmatizzata in coro dalle forze di minoranza.
Anche l’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) ha annunciato la sua partecipazione alla manifestazione del 18 giugno “contro il clima di intimidazione in Parlamento”.
L’unione fa la forza?
L’iniziativa di Schlein rappresenta un tentativo importante per unire le forze di minoranza e costruire un’alternativa credibile al governo Meloni. La sfida è complessa, visto che le differenze ideologiche e programmatiche tra i partiti coinvolti sono profonde. Tuttavia, l’obiettivo di trovare un terreno comune su temi cruciali come la sanità, i diritti e l’ambiente potrebbe essere un punto di partenza per costruire un’alleanza solida e duratura. La chiave del successo sarà la capacità di mettere da parte le divergenze e di concentrarsi su ciò che unisce, con un dialogo aperto e un’attenzione al merito delle proposte.