Un vantaggio che si sgretola
I Golden State Warriors, guidati da un Stephen Curry autore di 29 punti, si sono visti sfuggire la vittoria in gara 6 dei playoff NBA contro gli Houston Rockets. Dopo aver condotto la serie per 3-1, i Warriors ora tremano, costretti a una decisiva gara 7 in Texas per determinare chi affronterà i Minnesota Timberwolves al prossimo turno. La partita, giocata venerdì, ha visto i Rockets imporsi per 115-107, riaprendo completamente i giochi e trasformando quella che sembrava una formalità in un vero e proprio incubo per la squadra della Bay Area.
Dominio Rockets a rimbalzo e prestazioni individuali
Houston ha dominato la partita, in particolare a rimbalzo, con un netto 62 a 51. Alperen Sengun si è distinto con 21 punti, mentre Steven Adams ha sorpreso tutti con 17 punti e 5 rimbalzi. Nonostante i 29 punti di Curry e i 27 di Jimmy Butler (con 9 rimbalzi e 8 assist), i Warriors non hanno trovato un adeguato supporto dai loro compagni di squadra, fattore che ha pesato sull’esito finale della partita.
Gara 7: una sfida storica all’orizzonte
La gara 7 si preannuncia come un evento storico. Gli Houston Rockets avranno l’opportunità di diventare la 14esima squadra nella storia della NBA a vincere una serie di playoff dopo essere stata in svantaggio per 3-1. L’ultima volta che ciò è accaduto risale al 2020. La pressione è alta per i Warriors, che dovranno ritrovare la coesione e l’efficacia che li avevano contraddistinti nelle prime gare della serie per evitare una clamorosa eliminazione.
Un campanello d’allarme per i Warriors
La sconfitta in gara 6 rappresenta un campanello d’allarme per i Golden State Warriors. La squadra dovrà analizzare attentamente gli errori commessi e ritrovare la solidità difensiva e l’efficacia offensiva che l’hanno portata fin qui. Gara 7 sarà una battaglia mentale e fisica, dove la determinazione e la capacità di reagire alla pressione faranno la differenza.
