La Serie A contro la commissione indipendente
La Lega Serie A ha espresso forte contrarietà alla commissione indipendente per la valutazione e i controlli economico-finanziari delle società, prevista dal decreto legge Sport. In un’audizione alla commissione cultura della Camera, il presidente della Lega, Lorenzo Casini, ha definito la commissione un’ingerenza del Governo nell’autonomia dell’ordinamento sportivo.
“La Serie A è espressione di un settore industriale vero e proprio, ed è grazie a questa che viene sostenuto l’intero movimento italiano”, ha affermato Casini. “Aspiriamo presto ad azioni di supporto e sostegno e non di tipo sanzionatorio o punitivo. Per sostegno non si intende solo ricevere risorse, ma anche aiutare con interventi che consentano di produrne maggiori.”
Le critiche di Casini alla commissione
Casini ha individuato diverse modifiche alla commissione che, secondo lui, “sarebbe un organismo con poteri di intervento che sarebbe meglio se non le fossero attribuiti”. Tra le critiche, la previsione di un onere di 1,6 milioni di euro a carico delle società. “La Serie A trasferisce 130 milioni di euro, alla Figc va già l’1% e riteniamo che la copertura possa essere assicurata senza chiedere ulteriori risorse”, ha sottolineato Casini.
Un’altra critica riguarda la rappresentatività della commissione: “Sarebbe necessario renderla più rappresentativa delle competenze incrementando almeno a 3 il numero dei 7 membri individuati dalla Lega”, ha aggiunto Casini.
La richiesta di proroga del vincolo sportivo
Casini ha inoltre ribadito la necessità di una proroga del vincolo sportivo, chiedendo “altri 12 mesi di vigenza”. Secondo il presidente della Lega, l’abolizione del vincolo sta “determinando un impoverimento dei vivai e di formazione dei giovani con danni seri a tutti il sistema federale”.
“Abbiamo società di Serie A che investono sui vivai che adesso vedono giovani formati che vanno via perdendo quel patrimonio che potrebbe essere protetto con maggiore gradualità”, ha concluso Casini.
La posizione della Serie A: un’autonomia da difendere?
La posizione della Serie A contro la commissione indipendente è comprensibile. Il mondo del calcio, e in particolare la Serie A, è un’industria complessa che genera un fatturato importante e contribuisce in modo significativo all’economia italiana. La preoccupazione per l’ingerenza del Governo è dunque legittima, ma è importante ricordare che il sistema sportivo italiano è regolato da norme e principi che devono essere rispettati da tutti. La commissione indipendente potrebbe essere un’opportunità per garantire maggiore trasparenza e controlli, ma è fondamentale che sia costituita in modo imparziale e con competenze adeguate. La Serie A dovrebbe collaborare con la commissione per garantire un sistema sportivo sano e sostenibile, che tuteli sia l’autonomia del calcio che l’integrità del sistema sportivo italiano.