Un Pitti Uomo per il rilancio del Made in Italy
La 106esima edizione di Pitti Uomo, in corso a Firenze fino al 15 giugno, si presenta come un momento cruciale per il settore della moda italiana. Con 790 marchi in mostra e le collezioni per la primavera/estate 2025, l’evento punta a supportare i brand del Made in Italy nella loro riscossa, dopo un periodo di difficoltà. Il fatturato del menswear nel 2023 ha raggiunto gli 11,9 miliardi di euro, grazie soprattutto a un export in crescita del +6,6%.
“Il periodo non è facile”, ha dichiarato Dario Nardella, sindaco uscente di Firenze e parlamentare europeo neoeletto, “ma è ora il momento di parlare di sfida, di svolta e di rilancio. Questa edizione di Pitti sarà l’edizione della sfida e del rilancio”.
Anche Antonio De Matteis, presidente di Pitti Immagine, ha sottolineato l’importanza di parlare di prodotto, di Made in Italy di qualità e di giovani, che “hanno voglia di imparare: sono già bombardati di immagini sui telefoni e sui tablet, ma vogliono informazioni, vogliono capire com’è fatto il prodotto ed è da lì che dobbiamo ripartire”.
Secondo Sergio Tamborini, presidente di Sistema moda Italia, il 2024 si presenta come “lo spartiacque fra un mondo che è stato, e un mondo futuro ancora non chiaro”. Il 2023 è stato un anno positivo per il tessile abbigliamento, ma la democratizzazione del settore con il fast fashion ha creato un problema per il sistema manifatturiero: “Meno pezzi da produrre vuol dire meno forza lavoro necessaria, vuol dire una manifattura che entra in una spirale di crisi. Questo è il problema, perché l’Italia è manifattura”.
Pitti, quindi, si pone come una vetrina per “ripresentare un mondo nuovo, fatto di brand che esistono o forse ritornano o che si devono affermare”.
Premi e progetti innovativi
Pitti Immagine ha assegnato il premio Pitti Uomo a Ecoalf, un brand fondato nel 2009 da Javier Goyeneche che in 15 anni ha riciclato più di 300 milioni di bottiglie di plastica, risparmiato 54 miliardi di litri di acqua e ridotto le emissioni di Co2 di 12,5 tonnellate. Le collezioni Ecoalf sono composte al 70% da un mono materiale, quindi facilmente riciclabili.
Il premio alla carriera è stato assegnato a Hirofumi Kurino, giornalista, scrittore e co-fondatore di United Arrows, un gruppo retail che dal 1989 ha lanciato molti giovani designers in Giappone.
Pitti non si ferma qui: ha ampliato il suo portafoglio con un nuovo salone dedicato alla bicicletta, Be-Cycle, dal 26 al 28 giugno.
Un futuro positivo per la moda italiana?
La 106esima edizione di Pitti Uomo rappresenta un momento di svolta per il settore della moda italiana. Le parole chiave di questa edizione – rilancio, giovani e qualità – suggeriscono una forte attenzione alla sostenibilità, all’innovazione e alla formazione delle nuove generazioni. Il successo di questo evento, con la partecipazione di buyer internazionali e l’attenzione rivolta ai brand emergenti, potrebbe rappresentare un segnale positivo per il futuro della moda italiana.