La condanna per Marini e l’assoluzione per Bardanzellu
Il processo a Tempio Pausania per la vicenda dei terreni in cui è sorto il Mater Olbia, l’ospedale privato nato dalla partnership fra Qatar Foundation e Policlinico Gemelli, si è concluso con una condanna e un’assoluzione. Il collegio presieduto dalla giudice Caterina Interlandi ha inflitto due anni di reclusione per tentata estorsione all’immobiliarista di Codrongianus Alessandro Marini, assolto invece il suo socio in affari Luigi Bardanzellu di Olbia. L’inchiesta, partita nel maggio 2015, è stata condotta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Sassari su delega dell’allora procuratore di Tempio, Domenico Fiordalisi. A dare il via alle indagini fu la denuncia dell’allora sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, che accusava Marini di averlo ricattato, insieme al fondo sovrano del Qatar, riguardo a una causa di usucapione di un’area vicino all’ospedale. Il presunto ricatto sarebbe avvenuto nel periodo precedente la firma dell’accordo per la costruzione del Mater Olbia, nel maggio 2014.
Il ricatto e le trattative per il Mater Olbia
Secondo l’accusa, a poche ore dall’arrivo a Olbia dell’ex premier Matteo Renzi per la sottoscrizione dell’intesa per la costruzione del Mater Olbia, Marini avrebbe cercato di condizionare le trattative rivendicando la proprietà di alcuni terreni sui quali è poi sorto l’ospedale, minacciando di avviare una causa di usucapione. L’obiettivo di Marini, secondo l’accusa, sarebbe stato quello di far entrare nel progetto da un miliardo e 200 milioni di euro un consorzio di imprese di cui lui stesso era rappresentante insieme al socio Bardanzellu. La condanna di Marini per tentata estorsione conferma la validità delle accuse che lo riguardavano, mentre l’assoluzione di Bardanzellu lascia aperta la questione sulla sua effettiva partecipazione al presunto ricatto.
Un processo complesso e delicato
Il processo per la vicenda dei terreni del Mater Olbia è stato un caso complesso e delicato, che ha coinvolto figure di spicco del mondo politico e imprenditoriale. La condanna di Marini è un segnale importante per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata, mentre l’assoluzione di Bardanzellu solleva interrogativi sulla reale portata del suo coinvolgimento nella vicenda. Il processo ha messo in luce la delicatezza delle trattative per la realizzazione di grandi opere pubbliche e la necessità di garantire la trasparenza e la legalità in ogni fase del processo decisionale.