Un trend in crescita: il turismo di lusso conquista le nuove generazioni
Il turismo di lusso è in forte crescita, e a trainare il settore sono soprattutto le nuove generazioni, disposte a pagare fino al 50% in più per una proposta di qualità, personalizzata e alla scoperta di nuove mete. Questo è il trend al centro delle analisi del Monitor di Ttg Travel Experience, appuntamento di Italian Exhibition Group che dal 9 all’11 ottobre sarà alla Fiera di Rimini.
Il settore luxury in Italia rappresenta il 25% dell’indotto complessivo del turismo seppur a fronte di un 2% come presenze totali. Da quanto emerso, nelle nuove generazioni si stanno affacciando due categorie sul mercato: i ‘luxury seekers’, ovvero chi è disposto a spendere in esperienze per mostrare il proprio benessere, e i ‘wellness worshippers’, ovvero chi mette al primo posto soprattutto le esperienze in mezzo alla natura.
Entrambi sono legati da una particolare attenzione all’ambiente, e a fronte di proposte di qualità sono disposti a spendere anche il 50% in più.
Il boom del turismo nautico
Nel mercato del lusso inoltre è in grande crescita anche il turismo nautico, settore che sarà una delle novità della 61/a edizione di Ttg, con un focus espositivo dedicato. In Italia sono presenti oltre 7.500 chilometri di costa e nel 2023 le prenotazioni sono salite del 130% rispetto al 2022, mentre la spesa media degli italiani nel comparto ha registrato un +53%, facendo della nautica da diporto una risorsa indispensabile per l’economia turistica nazionale. Le categorie coinvolte vanno dal charter nautico alle crociere, dai porti turistici ai parchi e riserve costiere, coinvolgendo anche skipper, corsi per barche da diporto, diving, escursioni in barca e associazioni di categoria.
Le previsioni per il futuro
La tendenza alla ricerca del lusso è stata confermata anche dal più recente studio di McKinsey & Company: nel 2024 i viaggi internazionali raggiungeranno la quota record di 9 miliardi di pernottamenti, certificando la piena ripresa dopo il -75% del 2020. E guardando al futuro, entro il 2028 è attesa una spesa di 391 miliardi di dollari (rispetto agli attuali 239) per il turismo di lusso, di cui 107 derivanti dalle nuove generazioni con un’ottima disponibilità economica, vale a dire con un reddito che va dai 100mila euro al milione di dollari. Una ricaduta importante anche per l’Italia, visto che in una ricerca di Deloitte presentata al Ttg Day è emerso come gli hotel della penisola nel 2023 abbiano generato oltre 30 miliardi di fatturato, piazzandosi al primo posto in Europa davanti a Regno Unito (27) e Francia con 26 miliardi.
Gli investimenti alberghieri
Il turismo di lusso influenza anche gli investimenti alberghieri in Italia: su 1,5 miliardi spesi nel 2023, la metà si rivolge proprio al segmento luxury, in un trend destinato a crescere nel Paese che ha più strutture ricettive in Europa con 31.806 hotel rispetto ai 22.185 della Germania e i 18.067 della Francia. Più nello specifico, dal 2019 a oggi il settore lusso ha visto un incremento di 400 strutture per oltre 11mila camere.
Un’opportunità per l’Italia
La crescita del turismo di lusso rappresenta un’opportunità importante per l’Italia, che può puntare sulle sue bellezze naturali, sul patrimonio culturale e sulla gastronomia di alta qualità per attrarre viaggiatori esigenti e disposti a spendere. Tuttavia, è fondamentale che l’Italia si attrezzi per rispondere alle esigenze di questo segmento di mercato, investendo in infrastrutture, servizi e personale qualificato. La sostenibilità ambientale è un altro aspetto cruciale, che dovrà essere sempre più al centro delle strategie di sviluppo del turismo di lusso.