La posizione di Univaq in linea con la Crui
Il rettore dell’Università dell’Aquila, Edoardo Alesse, ha risposto alle proteste degli studenti che hanno dipinto una mano rossa sulla targa di Palazzo Camponeschi, affermando che l’ateneo si è espresso in linea con la Conferenza dei Rettori (Crui) in merito alla situazione nella Striscia di Gaza.
Alesse ha sottolineato che la posizione di Univaq è quella di chiedere la cessazione immediata delle ostilità e il rilascio degli ostaggi sequestrati durante l’attacco del 7 ottobre. Il rettore ha espresso preoccupazione per il massacro di civili e la distruzione delle infrastrutture nella Striscia di Gaza, inclusi gli atenei.
Collaborazioni con Israele e Leonardo Spa
Riguardo ai rapporti con le università e le aziende israeliane, Alesse ha ribadito che, come da ordine del giorno approvato dal Senato Accademico del 22 aprile scorso, Univaq non intende rinunciare a progetti e programmi di ricerca in collaborazione con Israele. Secondo il rettore, queste collaborazioni sono all’insegna del rispetto della ricerca scientifica e garantiscono progresso e avanzamenti in vari campi del sapere umano.
Alesse ha anche chiarito che i rapporti di collaborazione con Leonardo Spa non riguardano progetti di ricerca che abbiano applicazioni o finalità militari.
Diritto di espressione all’interno dell’università
Il rettore ha concluso affermando che continuerà a adottare buone pratiche orientate alla preservazione del diritto di esprimere qualunque opinione all’interno degli spazi universitari.
Un’università divisa?
La risposta del rettore Alesse alle proteste degli studenti solleva alcune riflessioni. Da un lato, è comprensibile la necessità di esprimere un’opinione chiara e univoca a livello istituzionale, in linea con la posizione della Crui. Dall’altro, è importante riconoscere la complessità del conflitto in Medio Oriente e la necessità di un dibattito aperto e inclusivo all’interno dell’università. La sfida per Univaq sarà quella di trovare un equilibrio tra la necessità di esprimere una posizione istituzionale e il rispetto per la libertà di pensiero e di espressione di tutti i membri della comunità accademica.