Stato di catastrofe in Cile
Il governo cileno ha dichiarato lo stato di catastrofe nelle regioni di Coquimbo e Ñuble a causa di un intenso fronte di tempesta che sta colpendo diverse aree del Paese. La decisione è stata presa dopo una valutazione dei danni causati dalle forti piogge e dai venti che hanno colpito la zona. La ministra dell’Interno e vicepresidente della Repubblica, Carolina Tohá, ha annunciato la dichiarazione di catastrofe, sottolineando la gravità della situazione.
Bilancio provvisorio
Il bilancio provvisorio della tempesta è di un morto e gravi danni. Una persona è morta nella località di Linares dopo che un albero è caduto sul trattore che stava guidando. Oltre 4.300 persone sono state evacuate e 2.300 abitazioni danneggiate, in particolare nel comune di Curanilahue, il più colpito dalla tempesta. La ministra Tohá ha dichiarato che il governo sta fornendo assistenza alle persone colpite e sta lavorando per ripristinare le infrastrutture danneggiate.
Situazione nelle altre regioni
La dichiarazione di catastrofe nelle regioni di Coquimbo e Ñuble segue quella già emessa ieri per la regione di BioBio. In questa regione, le piogge battenti e i forti venti hanno causato l’esondazione del fiume Pichilo nell’area del comune di Arauco, portando all’evacuazione di numerosi abitanti.
Possibile ritorno del presidente Boric
La ministra Tohá ha anche riferito che il governo è in contatto permanente con il presidente Gabriel Boric, che si trova in visita in Europa. È stata presa in considerazione la possibilità del suo ritorno in Cile in seguito alla grave situazione meteorologica.
La gravità della situazione
La dichiarazione di stato di catastrofe in due regioni del Cile sottolinea la gravità della situazione meteorologica che sta colpendo il Paese. Le forti piogge e i venti hanno causato danni ingenti e hanno costretto migliaia di persone a lasciare le loro case. È importante che il governo fornisca un’assistenza immediata alle persone colpite e che si adoperi per ripristinare le infrastrutture danneggiate.