Un nuovo atto di intimidazione contro don Patriciello
Un nuovo atto di intimidazione è stato subito da don Maurizio Patriciello, parroco anti-camorra di Caivano. Un uomo, suocero del boss Domenico Ciccarelli, è stato fermato dalle forze dell’ordine mentre cercava di avvicinarsi al prete con un coltello. L’episodio si è verificato durante il consueto saluto ai fedeli, un momento che si è trasformato in un’occasione di pericolo per il sacerdote.
Solidarietà e vicinanza da parte della commissione antimafia
Il presidente della commissione antimafia Chiara Colosimo ha espresso solidarietà e vicinanza al sacerdote, sottolineando l’importanza del suo lavoro per contrastare la criminalità organizzata. "Il lavoro, insieme con l’evangelizzazione, che don Maurizio sta portando avanti è fondamentale per strappare quelle terre alla criminalità organizzata e noi saremo sempre al suo fianco in questa battaglia per la giustizia e la libertà", ha aggiunto Colosimo.
L’uomo, affetto da problemi psichici, non è arrivato a contatto con don Patriciello
Secondo quanto appreso dagli investigatori, l’uomo, identificato come Vittorio De Luca, 74 anni, non è arrivato a contatto con il parroco. De Luca, suocero del boss Domenico Ciccarelli, è stato denunciato dalla Polizia di Stato per possesso di arma da taglio. L’uomo, affetto da uno stato di salute psicologico precario, si è già reso protagonista di atti simili in passato. Gli agenti, presenti sul posto nell’ambito del programma di monitoraggio sul presule, sono intervenuti bloccando De Luca prima che potesse avvicinarsi a don Patriciello.
Un atto che riaccende i riflettori sulla lotta contro la camorra
L’episodio riaccende i riflettori sulla lotta contro la camorra a Caivano, un territorio da sempre segnato dalla presenza della criminalità organizzata. Don Patriciello, da anni in prima linea nella battaglia contro la camorra, è un simbolo di speranza per la popolazione locale e un punto di riferimento per chi cerca di contrastare la criminalità organizzata. Il suo lavoro, spesso pericoloso e difficile, è fondamentale per dare un futuro migliore alle giovani generazioni di Caivano, offrendo loro un’alternativa alla strada della criminalità.
La lotta contro la camorra: un impegno costante
L’episodio di Caivano è un monito che ricorda come la lotta contro la camorra sia un impegno costante e difficile. La presenza di don Patriciello a Caivano è un segno di speranza per la popolazione locale, ma è anche un segnale di allarme che la criminalità organizzata è ancora presente e attiva. È necessario un impegno costante da parte delle istituzioni e della società civile per contrastare la camorra e dare un futuro migliore alle giovani generazioni.