Un appello alla speranza e all’azione

Durante la messa del Crisma in Vaticano, il messaggio di Papa Francesco, letto dal card. Domenico Calcagno, ha risuonato come un appello pressante ai sacerdoti di tutto il mondo. Il Pontefice ha esortato i ministri del culto a non lasciarsi sopraffare dallo scoraggiamento di fronte alle ingiustizie che affliggono il mondo, ma a rispondere con “scelte di campo” concrete e significative.

La “casa comune” e la fraternità umana al centro del messaggio

Il cuore del messaggio papale si concentra sulla necessità di prendersi cura della “casa comune”, gravemente ferita, e di promuovere la fraternità umana, spesso negata ma intrinsecamente presente. Questi due elementi, secondo Francesco, chiamano i sacerdoti a un impegno attivo e consapevole nella società.

Il raccolto di Dio: una promessa di abbondanza e gioia

Il Papa ha descritto il “raccolto di Dio” come un campo vivo e generoso, capace di produrre cento volte tanto rispetto a quanto seminato. Questa immagine potente vuole infondere nei sacerdoti la “gioia del Regno”, una gioia che ripaga ogni fatica e che anima la loro missione.

Un invito alla preghiera e alla fiducia

Il messaggio si conclude con un invito ai fedeli a pregare per la gioia dei sacerdoti, sottolineando come, nonostante le paure e le ingiustizie che ci circondano, un mondo nuovo è già sorto. Questa affermazione finale infonde speranza e fiducia nel futuro.

Il Giovedì Santo: un momento di riflessione e rinnovamento

La celebrazione del Giovedì Santo, durante la quale è stato letto il messaggio del Papa, rappresenta un momento cruciale per la Chiesa cattolica. È il giorno in cui si commemora l’Ultima Cena di Gesù con i suoi apostoli, l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale. In questo contesto, l’appello di Papa Francesco assume un significato ancora più profondo, invitando i sacerdoti a rinnovare il loro impegno al servizio del Vangelo e dell’umanità.

Un appello profetico in un mondo in crisi

Il messaggio di Papa Francesco risuona con particolare forza in un’epoca segnata da conflitti, disuguaglianze e crisi ambientali. L’invito a fare “scelte di campo” non è solo un’esortazione ai sacerdoti, ma un appello universale a tutti gli uomini e le donne di buona volontà a prendere posizione per la giustizia, la solidarietà e la cura del creato. La “gioia del Regno”, promessa da Papa Francesco, è la speranza che guida l’azione e che ci spinge a costruire un mondo più giusto e fraterno.

Di veritas

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