Un prestito da 50 miliardi di dollari per l’Ucraina
I leader del G7 hanno raggiunto un accordo per un prestito da 50 miliardi di dollari all’Ucraina, da rimborsare con i proventi dei beni russi congelati. La decisione è stata annunciata dalla presidenza francese, che ha precisato che l’esborso avverrà entro la fine del 2024. L’accordo prevede un’iniziale condivisione degli oneri, con gli Stati Uniti che si assumono il peso maggiore del prestito, ma con la possibilità di integrare i fondi con contributi europei o nazionali.
L’iniziativa americana
“Si tratta inizialmente di un’iniziativa americana”, ha sottolineato l’Eliseo. “Questo prestito sarà rimborsato con i proventi dei beni russi congelati”, è stato spiegato. “Ma se per un motivo o per un altro i beni russi vengono sbloccati o se i profitti dei beni russi non producono più ciò che è necessario per finanziare il prestito, allora si pone la questione della condivisione degli oneri”, ha aggiunto.
Garanzie e condivisione degli oneri
“Abbiamo stabilito i principi di questa distribuzione e ora i tecnici devono concordare il contratto che alla fine verrà firmato”, ha precisato l’Eliseo, ritenendo questo accordo “del tutto significativo”. Una delle questioni è ad esempio sapere quali sono le garanzie di questo prestito “che è essenzialmente americano, ma che può essere integrato con soldi europei o contributi nazionali”.
Un passo significativo per l’Ucraina
L’accordo raggiunto dai leader del G7 rappresenta un passo significativo per l’Ucraina, che riceverà un sostegno finanziario cruciale per far fronte alle conseguenze della guerra. L’utilizzo dei beni russi congelati per finanziare il prestito è una soluzione innovativa che potrebbe aprire la strada a nuove forme di sanzioni e di recupero dei danni causati dall’aggressione russa.