Un restauro che riporta al splendore la Chiesa di Santa Maria del Soccorso
Dopo il sisma del 2016 che l’aveva gravemente danneggiata, la Chiesa di Santa Maria del Soccorso ad Ortezzano torna a splendere. Il restauro e il consolidamento sismico sono stati finanziati, con oltre 150mila euro, dal commissario straordinario del governo per la ricostruzione, nell’ambito del piano finalizzato a garantire la continuità dell’esercizio del culto.
La Chiesa, ricostruita quasi completamente nel 1450 sopra l’antica chiesa di Santa Maria delle Grazie, conserva ancora i resti di un affresco del 1323 dipinto dal monaco benedettino Giacinto di Morro di Valle. I lavori principali hanno riguardato la copertura e il consolidamento di murature e intonaci, nonché l’inserimento di catene, garantendo la sicurezza strutturale dell’edificio.
Un viaggio nella storia della Chiesa di Santa Maria del Soccorso
L’edificio, che ha pianta a croce greca, è stato ampliato nel corso dei secoli. Nel 1585, nel 1759, anno a cui risale il campanile, e infine nel 1956 con la costruzione della cappellina della Madonna. La chiesa antica aveva un solo altare, ma dal 1728 gli altari sono tre, di cui il maggiore ornato da una tavola del pittore monterubbianese Vincenzo Pagani, raffigurante la Madonna in trono col Bambino e i santi Girolamo, Sebastiano, Francesco e Agostino.
Tra le opere d’arte al suo interno, spicca una tela di Carlo Maratta con iconografia di Santa Maria del Carmelo con i santi Luigi di Francia, Francesco, Antonio da Padova e le sante Apollonia e Lucia, una Via Crucis di Antonio Liozzi, di scuola romana del XVIII secolo, e un organo del 1747 dell’ortezzanese Giuseppe Attili. Sul campanile suonano le campane risalenti al 1504 e 1591, sopra ad esso e sulla cuspide vi è stata posta una croce di Lorena a due bracci: particolare dovuto al patrono delle Confraternite San Luigi IX re francese, proveniente dalla casa dei Lorena.
La comunità di Ortezzano festeggia la riapertura della Chiesa
La comunità di Ortezzano è in festa per la riapertura della chiesa quattrocentesca. Per celebrare l’evento, è intervenuto l’arcivescovo metropolita di Fermo, monsignor Rocco Pennacchio, il priore della confraternita SS. Spirito e Sacramento Giuseppe Malaspina, e il parroco Don Marino Ramadori. L’Arcidiocesi di Fermo è il soggetto attuatore dei lavori.
L’intervento, secondo gli architetti Dania Cataldi e Vincenzo Mammarella, non è stato un semplice adeguamento delle strutture alle azioni sismiche, ma “un più ampio progetto di restauro e risanamento globale dell’edificio monumentale”, con un approccio interdisciplinare che ha consentito di ottenere “opportuni livelli di sicurezza da un punto di vista strutturale nel pieno rispetto del pregio architettonico dell’edificio”.
Un esempio di recupero e valorizzazione del patrimonio storico-artistico
Il restauro della Chiesa di Santa Maria del Soccorso ad Ortezzano è un esempio di come la collaborazione tra istituzioni e privati possa portare alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico italiano. La riapertura della chiesa rappresenta un momento importante per la comunità locale, che potrà nuovamente godere della bellezza di questo luogo di culto e di storia. Il restauro, condotto con un approccio interdisciplinare, ha garantito la sicurezza strutturale dell’edificio, preservando al contempo il suo valore architettonico e storico.