Emozioni e stomaco: un legame svelato da capsule intelligenti
Un nuovo studio italiano, guidato dall’Università Sapienza di Roma in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia e la Fondazione Santa Lucia, ha rivelato un legame inedito tra le emozioni e l’acidità gastrica. Grazie all’utilizzo di capsule dotate di sensori, i ricercatori hanno dimostrato come lo stomaco reagisca in modo differenziato a diverse emozioni, aprendo nuovi orizzonti nella comprensione delle connessioni tra la sfera emotiva e il sistema gastrointestinale.
Lo studio, pubblicato sulla rivista eLife, ha coinvolto 31 partecipanti di età compresa tra i 20 e i 30 anni. A ciascun volontario è stata fatta ingerire una capsula di dimensioni millimetriche dotata di sensori in grado di misurare il pH, la temperatura e la pressione all’interno degli organi digerenti. Questa tecnologia, sviluppata per la medicina gastrointestinale, è stata utilizzata per la prima volta in uno studio psicologico, offrendo un’opportunità unica per monitorare le reazioni dello stomaco alle emozioni.
Disgusto e paura: aumento dell’acidità gastrica
Durante lo studio, i partecipanti sono stati esposti a video in grado di suscitare diverse emozioni, come disgusto, paura e felicità. Contemporaneamente, sono stati monitorati anche i loro parametri fisiologici esterni, come pulsazioni cardiache, attività nervosa e battito delle ciglia. I risultati hanno mostrato una correlazione significativa tra le emozioni provate e l’acidità gastrica.
In particolare, i partecipanti che provavano disgusto o paura avevano un pH più basso (e quindi più acido) nello stomaco, mentre i filmati felici lo facevano aumentare. Non sono state invece rilevate correlazioni per la temperatura e la pressione.
Nuove prospettive per la ricerca medica e psicologica
Questa scoperta apre nuove strade per la ricerca medica e psicologica. La tecnologia utilizzata nello studio, basata su capsule intelligenti, potrebbe essere impiegata in futuro per indagare più a fondo le connessioni tra le emozioni e il sistema gastrointestinale in pazienti affetti da patologie come la sindrome dell’intestino irritabile, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.
Inoltre, l’innovativa tecnica di monitoraggio potrebbe essere applicata anche in studi su pazienti con disturbi depressivi e dello spettro autistico, i quali spesso presentano alterazioni nella sfera emozionale. Comprendere meglio il ruolo dello stomaco nelle emozioni potrebbe fornire nuove informazioni per il trattamento di queste patologie.
Un nuovo sguardo sul corpo e la mente
Questa ricerca rappresenta un passo importante nella comprensione del legame tra corpo e mente. Dimostra che le emozioni non sono solo un fenomeno mentale, ma hanno un impatto diretto sul nostro corpo, in particolare sul sistema gastrointestinale. Questa scoperta potrebbe portare a nuove strategie terapeutiche per affrontare i disturbi psicologici e le malattie gastrointestinali, aprendo nuove prospettive per la salute e il benessere dell’individuo.