Un traguardo raggiunto in anticipo
La Cgil ha annunciato con soddisfazione di aver superato il traguardo delle 500.000 firme per i referendum popolari proposti, che riguardano il lavoro. Le firme raccolte, pari a 582.244, sono state presentate per ciascuno dei quattro quesiti proposti dal sindacato. L’obiettivo del mezzo milione di firme, necessario per avviare la procedura di abrogazione di una legge, è stato raggiunto in un mese e mezzo dall’inizio della campagna referendaria, il 25 aprile scorso.
L’obiettivo è raccogliere il maggior numero di firme possibile
Nonostante il traguardo sia stato già raggiunto, la raccolta delle firme proseguirà e si intensificherà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Il segretario organizzativo della Cgil, Luigi Giove, ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è quello di raccoglierne il maggior numero possibile”.
La Cgil: “Il lavoro deve essere tutelato, sicuro, dignitoso e stabile”
La Cgil ha sottolineato l’importanza del lavoro come diritto costituzionale, che deve essere tutelato, sicuro, dignitoso e stabile. Il sindacato ritiene che il lavoro debba essere sicuro, perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile, perché la precarietà è una perdita di libertà. La Cgil invita tutti a firmare per sostenere questi principi.
Un segnale di speranza per il futuro del lavoro
Il raggiungimento del traguardo delle 500.000 firme per i referendum sul lavoro rappresenta un segnale di speranza per il futuro del lavoro in Italia. La Cgil ha saputo mobilitare un’ampia parte della popolazione, dimostrando che c’è un forte desiderio di cambiamento e di un lavoro più dignitoso e sicuro. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione e se il governo deciderà di affrontare le richieste del sindacato, oppure se si arriverà alla consultazione referendaria.