Borse europee positive in attesa dell’inflazione Usa e della Fed
Le borse europee hanno aperto la giornata in territorio positivo, con gli investitori in attesa dei dati sull’inflazione Usa e della decisione della Fed sui tassi di interesse. La Fed dovrebbe mantenere i tassi invariati, ma le dichiarazioni del presidente Jerome Powell saranno attentamente monitorate per capire l’orientamento della banca centrale Usa in termini di politica monetaria.
I dati sull’inflazione Usa, in uscita oggi, saranno cruciali per valutare la traiettoria futura dell’economia americana e l’eventuale necessità di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Fed.
Il differenziale tra Btp e Bund decennali si stabilizza intorno ai 143 punti, contro i 140 dell’apertura e i 149 della chiusura precedente. In calo di 4,3 punti al 4,02% il rendimento annuo italiano e di 2,6 punti al 2,59% quello tedesco.
Il dollaro cede terreno, scambiando a 0,93 euro e 0,78 sterline. Il greggio Wti sale dello 0,91% a 78,61 dollari al barile, mentre il gas naturale guadagna l’1,31% a 34,74 euro al MWh. L’oro è in rialzo dello 0,27% a 2.314,07 euro l’oncia, mentre l’acciaio cede lo 0,22% a 3.604 dollari la tonnellata.
Titoli bancari in rialzo
I titoli bancari rimbalzano, tra quelli maggiormente penalizzati nella vigilia. Credit Agricole (+2,91%), Standard Chartered (+2,75%) e Bnp (+1,91%) guidano il settore, seguiti da Bper (+2,03%), Bps (+1,6%) e Unicredit (+1,43%) in Piazza Affari.
Il rimbalzo dei titoli bancari potrebbe essere legato alle aspettative di un’inflazione Usa in calo e alla prospettiva di una Fed meno aggressiva in termini di politica monetaria.
Tuttavia, le incertezze sull’economia globale e le sfide legate al contesto geopolitico attuale potrebbero limitare le performance del settore bancario nel breve periodo.
Acquisti sui petroliferi
Acquisti sui petroliferi Subsea (+3,14%), Bp (+0,97%), Shell (+0,9%) ed Eni (+0,83%), che incassa 393 milioni dal collocamento accelerato della scorsa notte sul 10% di Saipem (+0,73%). Più cauta TotalEnergies (+0,56%).
Il rialzo dei prezzi del petrolio e le prospettive di una domanda in crescita sostenute dalla ripresa economica globale hanno sostenuto il settore energetico.
Eni ha beneficiato del collocamento accelerato del 10% di Saipem, che ha permesso alla compagnia italiana di incassare 393 milioni di euro.
La performance positiva di Eni potrebbe essere un segnale positivo per il settore energetico italiano, che potrebbe beneficiare della crescente domanda di energia e delle politiche di transizione energetica in atto.
Calo per i titoli automobilistici
In calo gli automobilistici Porsche (-5,9%), Volvo (-2,31%), Volkswagen (-1,3%) e Stellantis (-0,86%) a differenza di Ferrari (+0,39%).
Il calo dei titoli automobilistici potrebbe essere legato alle preoccupazioni sulle prospettive economiche globali e alle sfide legate alla transizione verso i veicoli elettrici.
Tuttavia, Ferrari continua a beneficiare della forte domanda per le sue auto di lusso, che la posiziona in una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti.
Il futuro della politica monetaria
La decisione della Fed sui tassi di interesse sarà un momento chiave per valutare l’andamento dei mercati finanziari nei prossimi mesi. L’orientamento della banca centrale Usa in termini di politica monetaria avrà un impatto significativo sull’economia globale, influenzando i tassi di cambio, i prezzi delle azioni e le condizioni di finanziamento per le imprese.
La Fed dovrà trovare un equilibrio delicato tra la necessità di combattere l’inflazione e il rischio di una recessione economica. Le dichiarazioni di Jerome Powell saranno attentamente monitorate per capire come la Fed intende gestire la sfida dell’inflazione e come si posiziona rispetto all’incertezza economica globale.