Un sogno coronato
Alessandro Sibilio, 25 anni, si è laureato vicecampione del mondo nei 400 metri ostacoli ai Campionati del Mondo di Atletica Leggera a Budapest, con un tempo di 47.81. Un risultato storico per l’atleta italiano, che conquista la sua prima medaglia internazionale e si conferma tra i migliori al mondo nella specialità.
“E’ il coronamento di un sogno, sono due anni che aspetto questo momento. E’ la prima medaglia internazionale, è un giorno speciale e spero di essere un esempio per i ragazzi della mia regione”, ha dichiarato Sibilio ai microfoni della Rai, subito dopo la gara.
La dedica a Mori e Warholm
Sibilio ha dedicato la sua vittoria al suo allenatore Fabrizio Mori, che ha definito “la mia musa”, e al suo idolo Karsten Warholm, campione olimpico e mondiale in carica.
“Oggi pensavo che gli infortuni non potevano vincere su di me perché io sono più forte delle cadute. Per me Warholm è un idolo, ringrazio Roma e tutto il pubblico”, ha aggiunto Sibilio.
Un percorso ricco di sfide
Sibilio ha dovuto superare diverse difficoltà per raggiungere questo risultato, tra cui diversi infortuni che hanno minacciato la sua carriera. Ma la sua determinazione e la sua passione per l’atletica leggera lo hanno aiutato a superare gli ostacoli e a raggiungere il suo obiettivo.
La medaglia d’argento a Budapest è solo l’inizio per Sibilio, che ha dimostrato di avere il potenziale per raggiungere i vertici del panorama internazionale.
Un esempio per le nuove generazioni
La vittoria di Sibilio è un esempio per tutti gli atleti italiani, in particolare per i giovani che si avvicinano all’atletica leggera. La sua storia dimostra che con la passione, la determinazione e il duro lavoro è possibile raggiungere grandi risultati, anche in una disciplina così impegnativa e competitiva come i 400 metri ostacoli.