La fiducia di Jorginho
“Crediamo in ciò che facciamo”. Con queste parole, Jorginho, uno dei protagonisti della cavalcata trionfale dell’Italia a Euro 2020, si presenta al sito dell’Uefa in una intervista pubblicata nel giorno del primo allenamento degli azzurri a Iserlohn, quartier generale per gli Europei in Germania. Il centrocampista dell’Arsenal ha ritrovato il suo posto nel centrocampo di Luciano Spalletti dopo un periodo complicato, segnato da alcuni rigori falliti, ma non ha mai perso la fiducia in sé stesso: “Onestamente non mi è mai passato per la mente di non essere tra i protagonisti. Conosco il mio valore. Avevo bisogno di una possibilità. Ho lavorato duro per ottenerla. Se lavori tanto e metti al primo posto il gruppo e la squadra, penso che possano succedere cose belle. Credo che questa sia la mentalità giusta per tutti noi”.
Il peso del titolo e il girone di ferro
Il ricordo di Wembley e la pressione di giocare da campioni in carica sono sempre presenti nella mente di Jorginho: “Ci pensiamo tutti. Penso che sia stato un momento speciale della nostra vita, che abbiamo vissuto con un gruppo di persone fantastiche. Quindi, è qualcosa di molto speciale nella vita di ognuno di noi. Quando giochi in questo tipo di tornei, c’è sempre una certa pressione. Ma arriviamo a questo torneo con calma, sapendo cosa dobbiamo e possiamo fare. Crediamo in quello che stiamo facendo. Penso che sia la cosa più importante”. L’azzurro affronta con serenità anche il girone di ferro con Albania, Spagna e Croazia: “Sì, è un girone difficile con grandi squadre. È un gruppo che ci terrà impegnati, ma giocheremo alla morte perché anche noi siamo una grande squadra. Penso che sarà un bellissimo spettacolo per chi ama il calcio”.
Un gruppo unito e le qualità di Scamacca
Jorginho sottolinea le differenze tra il gruppo attuale e quello di Euro 2020: “questo è un gruppo di ragazzi che vorrebbero crescere, imparare e migliorare ogni giorno. Tutti sono disponibili. Penso che questo sia molto importante. Lo stiamo facendo molto bene. Quindi, ci sono alcune somiglianze. Anche la filosofia di gioco è simile. Cerchiamo sempre di imporre il gioco, di tenere la palla perché ce lo chiede l’allenatore, ma è anche grazie alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione. Sta a noi mettere in campo quello che ci chiederà l’allenatore, ed è proprio quello che stiamo cercando di fare”. Infine, Jorginho si esprime con fiducia su Gianluca Scamacca: “Penso che possiamo fidarci di lui, ci può dare tanto. Ha qualità, potenziale per aiutarci. Ci aspettiamo tanto da lui, così come dagli altri, deve dare il massimo e mettersi a disposizione della squadra, perché alla fine quello che conta è il gruppo e la squadra”.
L’importanza della mentalità e del gruppo
Le parole di Jorginho evidenziano l’importanza della mentalità vincente e della coesione di gruppo per affrontare le sfide che attendono l’Italia agli Europei. La sua fiducia e la sua determinazione sono contagiose e rappresentano un segnale positivo per i tifosi azzurri. Il gruppo, come sottolinea Jorginho, è unito e desideroso di migliorare, con una filosofia di gioco che punta al possesso palla e all’imposizione del proprio gioco. L’inserimento di Scamacca, con le sue qualità e il suo potenziale, potrebbe dare un’ulteriore spinta all’attacco italiano.