Il verdetto del Tribunale del Lavoro
Il Tribunale del Lavoro di Roma ha emesso una sentenza che condanna la Roma a risarcire Pietro Berardi, ex Ceo del club giallorosso, per un totale di 210mila euro. La causa era stata intentata da Berardi a seguito del suo licenziamento avvenuto il 17 aprile 2023. Il tribunale ha ritenuto illegittimo il licenziamento, considerando le spiegazioni fornite dalla Roma tardive e non puntuali. Il club giallorosso non avrebbe fornito le spiegazioni della ‘giusta causa’ per l’interruzione del contratto. Berardi era legato alla Roma da due contratti: uno da Ceo e l’altro da dirigente. Di conseguenza, ha intentato due cause distinte: una per il recesso dalla carica di Ceo e l’altra per il licenziamento come dirigente. La sentenza del Tribunale del Lavoro riguarda solo il licenziamento come dirigente, mentre la causa per il recesso dalla carica di Ceo è ancora in corso.
La richiesta di risarcimento di Berardi
Per quanto riguarda la causa per il recesso dalla carica di Ceo, Berardi ha richiesto un risarcimento tra i 2,5 e i 3,5 milioni di euro. La sentenza di questo arbitrato è ancora in attesa. La sentenza del Tribunale del Lavoro rappresenta un duro colpo per la Roma, che dovrà affrontare ulteriori spese legali per la causa in corso. La vicenda evidenzia la complessità delle relazioni tra club e dirigenti, soprattutto quando si tratta di contratti di alto livello.
Un caso che fa riflettere
Questo caso evidenzia l’importanza di una comunicazione chiara e trasparente tra club e dirigenti, soprattutto quando si tratta di licenziamenti. La Roma, secondo il Tribunale del Lavoro, non è riuscita a dimostrare la ‘giusta causa’ per il licenziamento di Berardi, il che ha portato alla condanna al risarcimento. La vicenda solleva anche questioni relative alla gestione del personale nei club calcistici, con particolare attenzione alla necessità di garantire la tutela dei diritti dei lavoratori.