
Un trionfo annunciato: Diaz domina il triplo a Nanchino
“Mi piace mantenere la parola, avevo detto che avrei vinto e l’ho fatto”, ha esordito con entusiasmo Andy Diaz dopo aver conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali indoor di Nanchino. Il campione del mondo ha dominato la competizione del salto triplo con una misura di 17,80 metri, confermando il suo eccellente stato di forma e la sua determinazione.
Un percorso costellato di successi: da Parigi a Nanchino
Diaz ha ripercorso le tappe del suo recente successo, sottolineando come la vittoria olimpica di Parigi abbia rappresentato un punto di svolta: “Parigi ha aperto il ‘rubinetto’, poi è arrivato l’oro di Apeldoorn e adesso l’oro ai Mondiali in Cina: i risultati parlano da soli”. L’atleta azzurro ha poi lanciato uno sguardo al futuro, annunciando la sua presenza ai Mondiali di Tokyo in estate.
Un record ‘rubato’ con affetto: il rapporto con Donato
Un momento significativo è stato il riferimento al suo allenatore, Fabrizio Donato, a cui Diaz ha involontariamente sottratto il record indoor. “Mi è dispiaciuto aver tolto il record indoor a Fabrizio”, ha ammesso Diaz, “ma la prima cosa che mi ha detto è ‘va bene così, l’hai fatto in un Mondiale’. È la gara più importante, era davvero contento”. Il rapporto tra i due è di stima e affetto reciproci, un legame che va oltre il semplice rapporto allenatore-atleta.
Una vittoria strategica: preservare le energie per la stagione all’aperto
Diaz ha spiegato la sua scelta di non proseguire con gli altri salti dopo aver raggiunto la misura vincente: “La gara era un po’ lenta, ho preso freddo e non volevo rischiare nulla in vista della stagione all’aperto. Sapevo che un salto poteva bastare, e ce l’ho fatta, tranquillo e rilassato”. Una decisione strategica per preservare le energie e concentrarsi sui prossimi importanti appuntamenti.
L’azzurro come seconda pelle: un simbolo di fortuna
Per Diaz, indossare la maglia azzurra è motivo di orgoglio e un portafortuna: “La maglia azzurra è una seconda pelle, mi porta fortuna! È il mio colore preferito, e ora andiamo avanti…”. Un legame profondo con i colori della sua nazione.
La promessa dei 18 metri: un obiettivo ambizioso
L’atleta non si pone limiti e guarda con ambizione al futuro: “È l’altra parola che devo mantenere”, ha assicurato Diaz riferendosi alla possibilità di superare i 18 metri. “Ci stiamo lavorando. Manca sempre meno”. Un obiettivo ambizioso che testimonia la sua grande determinazione.
Una dedica speciale: alla famiglia e a Fabrizio
Infine, Diaz ha dedicato la vittoria alle persone a lui più care: “Questa giornata la dedico a mia mamma, alla mia famiglia, a Fabrizio e ai suoi cari. Sì, Fabrizio: il mio amico, allenatore, mental coach, la mia guida, un idolo, una persona che ha i miei stessi pensieri e stessi obiettivi, mi fa andare avanti e non mi fa mollare mai”. Una dedica sentita e commovente che sottolinea l’importanza degli affetti nella sua vita e nella sua carriera.
Un talento inarrestabile con un futuro radioso
La vittoria di Andy Diaz ai Mondiali indoor di Nanchino conferma il suo status di atleta di livello mondiale e apre nuove prospettive per il futuro. La sua determinazione, unita al talento e al supporto del suo allenatore, lo rendono un serio candidato per le prossime competizioni internazionali. La promessa di superare i 18 metri è un ulteriore stimolo per un atleta che non smette mai di sognare in grande.