
Un ristorante di alta classe dietro le sbarre
Dal 22 marzo, RaiPlay offrirà uno sguardo inedito sul mondo carcerario attraverso il documentario ‘Benvenuti in galera’, diretto da Michele Rho. Il film narra la storia del ristorante ‘In galera’, situato all’interno del carcere di Bollate, un’iniziativa unica che vede otto detenuti impegnati nella preparazione di pranzi e cene di alta qualità. A supervisionare la brigata, Silvia Polleri, affettuosamente soprannominata ‘Nonna Galeotta’, ristoratrice esperta e madre del regista, che ha fortemente voluto questo progetto come strumento di reinserimento sociale. ‘In galera’ è un ristorante aperto al pubblico, un luogo dove la cucina gourmet incontra la realtà carceraria. I camerieri indossano divise impeccabili, lo chef ha affinato le sue competenze nella prestigiosa scuola di Gualtiero Marchesi, e le pareti sono decorate con poster di film iconici come ‘Fuga da Alcatraz’ e ‘Le ali della libertà’. Il menù offre piatti ricercati come gli Agnolotti provola e radicchio con ragù di Fassona tagliata al coltello, testimonianza dell’alta qualità dell’offerta gastronomica.
Un ponte tra il carcere e il mondo esterno
Michele Rho spiega che il titolo ‘Benvenuti’ è un invito a superare paure e pregiudizi nei confronti dei detenuti e del sistema carcerario. Attraverso il ristorante, il regista esplora il mondo del carcere, cercando di comprendere come i detenuti percepiscono la realtà esterna, i loro sentimenti e le loro speranze. Il film, girato in bianco e nero, si concentra sulle storie di Davide, Said, Jonut, Chester e Domingo, uomini che hanno commesso errori ma che, attraverso il lavoro, cercano una seconda possibilità. ‘Benvenuti in galera’ non è solo un documentario su un ristorante, ma un’indagine profonda sulla condizione umana e sulle possibilità di redenzione.
Silvia Polleri, ‘Nonna Galeotta’: anima del progetto
Silvia Polleri, alias ‘Nonna Galeotta’, è il cuore pulsante del ristorante ‘In galera’. La sua esperienza nel settore della ristorazione e la sua profonda convinzione nel valore del reinserimento sociale l’hanno spinta a creare questo progetto unico. La sua supervisione garantisce la qualità del servizio e dei piatti, ma soprattutto offre ai detenuti un’opportunità concreta di acquisire competenze professionali e di ricostruire la propria vita. ‘Nonna Galeotta’ è un esempio di come la passione e la dedizione possano fare la differenza nel mondo carcerario.
Un’iniziativa che merita attenzione
Il documentario ‘Benvenuti in galera’ offre uno spaccato interessante e umano sul mondo carcerario, dimostrando come progetti di reinserimento sociale come il ristorante ‘In galera’ possano fare la differenza nella vita dei detenuti. L’iniziativa merita attenzione e sostegno, poiché rappresenta un modello virtuoso di come la società possa offrire una seconda possibilità a chi ha sbagliato.