
Una cerimonia toccante al cuore del Viola Park
La cappella del Viola Park ha fatto da cornice alla messa in suffragio di Joe Barone, il direttore generale della Fiorentina prematuramente scomparso il 19 marzo 2024 a causa di un malore. La funzione religiosa, officiata dal vescovo di Firenze, Gherardo Gambelli, ha visto la partecipazione di un vasto numero di persone che hanno voluto rendere omaggio all’uomo e al dirigente sportivo.
Presenze significative e commozione
Accanto alla moglie Camilla e ai quattro figli, erano presenti i vertici della Fiorentina, tra cui i dirigenti Ferrari, Pradè e Goretti, oltre all’intera prima squadra. La cerimonia ha visto anche la partecipazione dell’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, e delle autorità locali, con la sindaca di Firenze Sara Funaro e il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti, insieme al suo predecessore Francesco Casini. Un segno tangibile dell’affetto e della stima che Barone aveva saputo costruire nel mondo del calcio e nella comunità fiorentina.
Un ricordo vivo nel cuore dei tifosi e della squadra
Tra i presenti spiccava anche la figura di Cristiano Biraghi, ex capitano della Fiorentina, attualmente in forza al Torino, a testimonianza del legame che lo univa a Barone. Non sono mancati i rappresentanti del tifo organizzato, a dimostrazione di come il direttore generale avesse saputo conquistare il cuore dei sostenitori viola. Già nella giornata precedente, lo stadio Artemio Franchi aveva dedicato un minuto di raccoglimento e diverse iniziative commemorative a Barone, prima della partita contro la Juventus, segno tangibile di un ricordo ancora vivo e sentito.
Un addio che lascia un vuoto incolmabile
La scomparsa di Joe Barone ha lasciato un vuoto profondo nel mondo del calcio e, in particolare, nella Fiorentina. La sua leadership e la sua visione mancheranno alla società viola, chiamata ora a raccogliere la sua eredità e a proseguire nel percorso di crescita che aveva contribuito a tracciare. La commozione e l’affetto dimostrati durante la cerimonia religiosa testimoniano l’impatto positivo che Barone ha avuto sulla comunità fiorentina e nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.