
Un’Esercitazione di Portata Internazionale
L’esercitazione ‘Volpe Bianca 2025’, svoltasi a Cortina d’Ampezzo, ha visto la partecipazione di 1.300 militari provenienti da diverse nazioni, tra cui Italia, Polonia e Romania. Per cinque giorni, le Truppe Alpine dell’Esercito Italiano si sono addestrate in un ambiente montano impegnativo, simulando scenari operativi tipici delle regioni artiche. L’evento ha rappresentato un’importante occasione per testare e sviluppare le capacità di intervento in condizioni climatiche estreme e in contesti ambientali complessi.
Focus sull’Addestramento e la Capacità Artica
L’obiettivo principale dell’esercitazione è stato lo sviluppo della capacità artica della Forza Armata italiana. Le attività si sono concentrate su diverse aree, tra cui la pianificazione, il movimento e il combattimento in alta quota. I militari hanno affrontato prove impegnative come il superamento di ostacoli naturali in notturna, la condotta di azioni a fuoco, il soccorso di militari feriti e la comunicazione radio in lingua inglese. Queste attività hanno permesso di valutare e migliorare la preparazione delle truppe in scenari operativi realistici.
Ice Patrol e Ice Challenge: Test di Resistenza e Abilità
L’esercitazione si è articolata in due eventi principali: ‘Ice Patrol’ e ‘Ice Challenge’. ‘Ice Patrol’ ha rappresentato un test continuativo di 72 ore, durante il quale i reggimenti delle brigate alpine Julia e Taurinense, insieme a formazioni di Polonia e Romania, hanno messo alla prova le proprie capacità di pianificazione, movimento e combattimento in quota. ‘Ice Challenge’, invece, è consistita in una staffetta sci-alpinistica su un percorso di 16 km con 1000 metri di dislivello, un’ulteriore prova di resistenza e abilità per i partecipanti.
Arctic Shield: Tecnologia e Guerra Cibernetica in Ambiente Innevato
Un altro elemento chiave dell’esercitazione è stato ‘Arctic Shield’, un’attività ad alto contenuto tecnologico focalizzata sulle capacità cibernetiche in ambiente innevato, assimilabile a quello artico. Il 9/o reggimento sicurezza cibernetica ‘Rombo’ ha impiegato droni e sistemi di guerra elettronica per abilitare la manovra degli alpini del 3/o reggimento della brigata Taurinense e di altri reparti. Questa esercitazione ha evidenziato l’importanza delle nuove tecnologie nel contesto operativo moderno, in particolare in ambienti difficili come quelli montani e artici.
Inclusione e Memoria: L’Evento Tecnico-Sportivo Dedicato ai Caduti
Nel quadro della ‘Volpe Bianca’, si è svolto anche un evento tecnico-sportivo presso la Nordic Arena di Dobbiaco, con la partecipazione di tutti i reggimenti alpini e atleti di fondo del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa. Questo evento, vinto dal 7/o reggimento alpini Belluno, è stato dedicato alla memoria dei Caduti nelle missioni internazionali del dopoguerra, sottolineando l’importanza dell’inclusione e del ricordo nel contesto militare.
Ampia Partecipazione e Supporto Logistico
L’esercitazione ha visto la partecipazione di numerosi reparti dell’Esercito Italiano, tra cui il 5/o e 7/o reggimento alpini, il 4/o reggimento Alpini paracadutisti Ranger, il 5/o artiglieria ‘Superga’, velivoli dell’Aviazione dell’Esercito e specialisti del 2/o genio guastatori, del 28/o reggimento Pavia e del 2/o reggimento trasmissioni alpino. Il supporto generale è stato fornito dal reggimento logistico Julia, garantendo il corretto svolgimento di tutte le attività.
Un Passo Avanti nella Preparazione per le Sfide Future
L’esercitazione ‘Volpe Bianca 2025’ rappresenta un importante passo avanti nella preparazione delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano per affrontare le sfide operative future, in particolare in ambienti montani e artici. L’integrazione di nuove tecnologie, l’attenzione all’inclusione e la memoria dei Caduti sono elementi che contribuiscono a rafforzare lo spirito di corpo e la professionalità dei militari italiani.