
Allarme CO2 nelle scuole dell’area flegrea: la risposta della Città Metropolitana di Napoli
La Città Metropolitana di Napoli ha preso misure urgenti per affrontare l’emergenza legata all’aumento delle concentrazioni di anidride carbonica (CO2) in alcune scuole superiori dell’area flegrea. Con un investimento complessivo di 535mila euro, l’ente ha stanziato fondi per l’acquisto di dispositivi di rilevamento di CO2 e per la realizzazione di impianti di ventilazione forzata negli istituti scolastici interessati.
La decisione, resa nota dal vicesindaco metropolitano Giuseppe Cirillo, è stata presa in seguito alle segnalazioni degli studiosi dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e dell’Osservatorio Vesuviano, in collaborazione con il Corpo dei Vigili del Fuoco e i tecnici della Città Metropolitana. L’area interessata comprende dieci plessi scolastici superiori situati tra i Comuni di Napoli e Pozzuoli.
Dettagli degli interventi: rilevatori di CO2 e impianti di ventilazione forzata
Nello specifico, 35mila euro saranno destinati all’acquisto di dispositivi rilevatori di CO2 di ultima generazione, dotati di allarme acustico e visivo. Questi strumenti saranno installati nei locali interrati e seminterrati degli istituti scolastici ubicati nel territorio interessato, come stabilito nell’ambito del CCS (Centro Coordinamento Soccorsi) insediato presso la Prefettura di Napoli, per garantire un monitoraggio costante e continuo dei livelli di anidride carbonica.
La restante parte dei fondi, pari a 500mila euro, sarà invece impiegata per la realizzazione di impianti di ventilazione forzata. Questi impianti sono progettati per assicurare un’adeguata circolazione dell’aria e prevenire pericolosi accumuli di gas tossici negli ambienti chiusi, garantendo così la salubrità degli spazi scolastici.
Le scuole coinvolte: un elenco dettagliato
Gli istituti scolastici coinvolti nell’intervento sono i seguenti:
- A Napoli: Nitti e Righi in Viale Kennedy, Vittorio Emanuele di via Barbagallo, Boccioni Palizzi e Gentileschi in via Nuova Agnano, Rossini e Labriola in via Terracina, oltre alla succursale del Rossini di via di Pozzuoli.
- A Pozzuoli: Virgilio di via Vecchia San Gennaro e Petronio di via San Gennaro Agnano.
La decisione di intervenire è stata accelerata dalla recente chiusura degli istituti Virgilio di Pozzuoli e Rossini di via Terracina a Napoli, a seguito della rilevazione di concentrazioni di CO2 superiori alla soglia consentita di 5.000 ppm (parti per milione) a causa del fenomeno bradisismico.
Bradisismo e CO2: un legame pericoloso
Il bradisismo è un fenomeno vulcanico che causa un lento sollevamento o abbassamento del suolo. Nell’area flegrea, questo fenomeno è associato all’attività vulcanica dei Campi Flegrei, una vasta caldera vulcanica situata a ovest di Napoli. Il bradisismo può causare la fuoriuscita di gas dal sottosuolo, tra cui l’anidride carbonica.
L’anidride carbonica è un gas inodore e incolore che, in alte concentrazioni, può essere pericoloso per la salute. Può causare difficoltà respiratorie, mal di testa, vertigini e, in casi estremi, anche la perdita di coscienza e la morte. Per questo motivo, è fondamentale monitorare costantemente i livelli di CO2 negli ambienti chiusi, soprattutto in aree ad alta attività vulcanica come quella flegrea.
Un investimento per la sicurezza e il diritto allo studio
“Siamo intervenuti con la massima urgenza per reperire le risorse per risolvere il problema della concentrazione anomala dei livelli di Co2 nelle scuole di nostra competenza”, ha dichiarato il vicesindaco Cirillo. “Insieme con il sindaco Manfredi riteniamo che la sicurezza dei nostri ragazzi e di tutto il personale scolastico sia un’assoluta priorità, e che occorra profondere il massimo impegno per garantire il diritto allo studio ai giovani dell’area flegrea, con interventi e controlli di assoluto rigore”.
Cirillo ha inoltre sottolineato che lo stanziamento di mezzo milione di euro per i lavori per la ventilazione forzata si aggiunge alla somma già destinata alla manutenzione degli impianti tecnologici delle scuole dell’area, pari a circa due milioni, per un totale complessivo che sale a due milioni e mezzo.
Un intervento necessario per la tutela della salute e della sicurezza
L’intervento della Città Metropolitana di Napoli è un segnale importante di attenzione verso la sicurezza degli studenti e del personale scolastico che operano in un’area ad alto rischio vulcanico. L’installazione di rilevatori di CO2 e la realizzazione di impianti di ventilazione forzata sono misure necessarie per prevenire i rischi legati all’accumulo di gas tossici e garantire un ambiente scolastico salubre e sicuro. È auspicabile che questo intervento sia accompagnato da un monitoraggio costante e da una comunicazione trasparente con la comunità scolastica e la popolazione locale, al fine di sensibilizzare sui rischi e promuovere comportamenti responsabili.