
Dettagli dell’aggressione
Questa mattina, un agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere Lorusso e Cutugno di Torino è stato vittima di un’aggressione da parte di un detenuto. Secondo quanto riportato in una nota dall’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp), l’aggressore ha sferrato un pugno in pieno volto all’agente durante la celebrazione della messa. L’agente è stato immediatamente soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria per ricevere le cure necessarie.
Aumento delle aggressioni nel carcere di Torino
L’Osapp ha denunciato che questo è l’ottavo episodio di aggressione registrato nel carcere del capoluogo piemontese dall’inizio dell’anno, con un totale di dodici agenti feriti. Tra gli episodi più recenti, si ricorda l’aggressione dell’8 marzo, in cui cinque poliziotti penitenziari sono rimasti feriti e trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Martini di Torino. In quell’occasione, uno degli agenti ha subito una microfrattura al costato sinistro, compromettendo la respirazione e richiedendo una prognosi di 25 giorni di convalescenza, mentre un altro dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico per un’ernia inguinale bilaterale.
Richiesta di interventi urgenti
Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci, ha espresso forte preoccupazione per la situazione, sottolineando la necessità di azioni concrete e immediate da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (Dap). “È ora di finirla con le parole, le promesse vuote e le chiacchiere. Servono azioni concrete, e subito”, ha dichiarato Beneduci. “Non c’è più spazio per i ‘forse’ e per i ‘vedremo’. Basta. Chiediamo con urgenza e determinazione un supporto immediato da parte del Dap, affinché vengano inviati rinforzi, anche utilizzando personale del gruppo operativo mobile”.
Appello alle istituzioni
Beneduci ha lanciato un appello a tutte le istituzioni, a partire dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché intervengano immediatamente e in modo deciso per porre fine a questa spirale di violenza. “Non possiamo più accettare che i nostri colleghi siano messi a rischio in questo modo. È una vergogna assoluta. Esortiamo tutte le istituzioni a intervenire subito e in modo deciso per porre fine a questo massacro e a questa macelleria”, ha concluso Beneduci.
Riflessioni sulla sicurezza nelle carceri
L’escalation di aggressioni nelle carceri italiane, come dimostra l’ultimo episodio a Torino, evidenzia una crisi profonda nel sistema penitenziario. È fondamentale che le istituzioni non solo intervengano con misure immediate come l’invio di rinforzi, ma anche che intraprendano una riflessione seria sulle cause di tale violenza e sulle possibili soluzioni a lungo termine. La sicurezza degli agenti penitenziari e la dignità dei detenuti devono essere entrambe priorità assolute.