
Forte scossa a Oaxaca: Panico nella capitale
Nella serata di venerdì, un terremoto di magnitudo 5.5 ha colpito lo stato meridionale di Oaxaca, in Messico. Secondo quanto riportato da Reuters, il sisma è stato avvertito anche a Città del Messico, dove le sirene d’allarme hanno risuonato e migliaia di persone si sono riversate nelle strade in preda al panico.
Epicentro e profondità del sisma
L’epicentro del terremoto è stato localizzato vicino alla città di San Miguel Achiutla, nello Stato di Oaxaca. Lo United States Geological Survey (USGS) ha indicato una profondità di 64 chilometri per l’ipocentro, suggerendo che la profondità potrebbe aver contribuito a mitigare l’impatto sulla superficie.
Nessun danno apparente, ma allerta alta
Nonostante la potenza del terremoto, le prime informazioni indicano l’assenza di danni significativi. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha comunicato tramite X (ex Twitter) che non sono stati segnalati danni. Il governatore di Oaxaca ha confermato l’attivazione dei protocolli di emergenza, segno che le autorità non abbassano la guardia.
Reazione a Città del Messico
A Città del Messico, l’allarme sismico si è attivato immediatamente, spingendo i residenti a cercare rifugio all’aperto. La capitale messicana è particolarmente vulnerabile ai terremoti a causa della sua posizione geografica e della natura del terreno su cui è costruita.
Il Messico e l’attività sismica
Il Messico è una delle zone più sismiche del mondo, situata lungo la cosiddetta Cintura di Fuoco del Pacifico, un’area caratterizzata da intensa attività vulcanica e sismica. I terremoti sono frequenti nel paese, e il governo ha sviluppato sistemi di allerta e protocolli di emergenza per mitigare i rischi.
La preparazione fa la differenza
Nonostante lo spavento, la reazione calma e coordinata a Città del Messico dimostra l’importanza della preparazione e della consapevolezza del rischio sismico. Il Messico, purtroppo abituato a questi eventi, ha imparato a convivere con i terremoti, sviluppando sistemi di allerta e procedure di evacuazione che possono fare la differenza tra la vita e la morte. La speranza è che anche questa volta, l’assenza di danni confermi l’efficacia delle misure di prevenzione.