
Un nuovo nome per un’icona del calcio
Lo Stadio Azteca, un’istituzione nel mondo del calcio e scenario di momenti indimenticabili come la finale dei Mondiali del 1970 tra Italia e Brasile, ha ufficialmente cambiato nome. L’impianto è stato ribattezzato Stadio Banorte, in seguito a un accordo tra la banca messicana Banorte e il Gruppo Ollamani, società proprietaria dello stadio. La partnership prevede un finanziamento di 2,1 miliardi di pesos messicani, equivalenti a circa 96,8 milioni di euro, da parte dell’istituto finanziario in cambio dei diritti di denominazione.
Un finanziamento cruciale per la ristrutturazione
L’iniezione di capitale fornita da Banorte si rivela fondamentale per portare a termine i lavori di ristrutturazione dello stadio. Questi interventi sono necessari per adeguare l’impianto agli standard richiesti per ospitare eventi di portata mondiale. L’obiettivo è completare i lavori entro l’inizio del 2026, in tempo per la partita inaugurale dei Mondiali che vedranno Messico, Stati Uniti e Canada come paesi ospitanti. Lo Stadio Banorte diventerà così l’unico al mondo ad aver ospitato tre edizioni della Coppa del Mondo, dopo quelle del 1970 e del 1986.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Carlos Hank González, presidente del consiglio di amministrazione di Banorte, ha espresso grande soddisfazione per l’accordo, sottolineando l’importanza di unirsi all’evoluzione di uno stadio leggendario e simbolo del Messico. Emilio Azcárraga Jean, presidente del Gruppo Ollamani, ha evidenziato l’orgoglio di collaborare con la più importante istituzione finanziaria del paese per modernizzare lo stadio, rispettandone l’essenza e il design architettonico che lo hanno reso celebre nel corso dei decenni.
Impatto economico e prospettive future
L’operazione Stadio Banorte rappresenta un importante investimento nel settore sportivo messicano e un segnale di fiducia nell’economia del paese. Il finanziamento non solo permetterà di modernizzare un’infrastruttura iconica, ma genererà anche nuove opportunità di lavoro e indotto economico durante i lavori di ristrutturazione e durante lo svolgimento dei Mondiali del 2026. La partnership tra Banorte e il Gruppo Ollamani potrebbe aprire la strada a ulteriori collaborazioni tra il settore finanziario e quello sportivo in Messico, con benefici reciproci in termini di visibilità, crescita economica e sviluppo infrastrutturale.
Un cambiamento che segna un’epoca
Il cambio di nome dello Stadio Azteca in Stadio Banorte segna la fine di un’era e l’inizio di una nuova. Se da un lato può suscitare nostalgia nei tifosi legati alla storia e alle emozioni vissute nel vecchio stadio, dall’altro rappresenta un passo necessario per adeguare l’impianto ai tempi moderni e garantirne la competitività nel panorama sportivo internazionale. L’investimento di Banorte è un segnale positivo per il futuro del calcio messicano e per la capacità del paese di attrarre investimenti e organizzare eventi di portata globale.