
Ritorno all’utile per Amco nel 2024
Amco, società partecipata al 99,78% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e specializzata nella gestione dei crediti deteriorati, ha annunciato un ritorno all’utile per l’esercizio 2024, raggiungendo i 29 milioni di euro. Questo risultato segna un’inversione di tendenza rispetto alla perdita di 388 milioni di euro registrata nel 2023. La società, che gestisce un portafoglio di asset pari a 32,2 miliardi di euro (-7%), ha rilevato negli anni passati gli Npl (Non-Performing Loans) di importanti istituti bancari come Mps, Banca Carige e le ex banche venete.
Diminuzione degli incassi e aumento dei costi
Nonostante il ritorno all’utile, Amco ha registrato una diminuzione degli incassi, scesi a 1,5 miliardi di euro (-11%). Questa contrazione è attribuita al naturale invecchiamento del portafoglio crediti e al crescente peso delle sofferenze rispetto agli Utp (Unlikely to Pay), ovvero crediti che difficilmente saranno onorati. Il collection rate, ovvero il tasso di recupero dei crediti, si è attestato al 4,4% nel 2024, in leggero calo rispetto al 4,6% del 2023.
Parallelamente, i costi totali sono aumentati dell’11%, raggiungendo i 200,6 milioni di euro. Questo incremento è dovuto principalmente al rafforzamento della struttura aziendale, sia a livello infrastrutturale che di personale. In particolare, i costi operativi netti sono cresciuti del 13% a/a, a causa dell’aumento delle spese legali e di recupero, delle iniziative IT, delle consulenze specialistiche legate alle attività progettuali del Piano e delle maggiori outsourcing fees legate ai recuperi sul portafoglio affidato in outsourcing.
La nuova strategia ‘Produciamo Valore’
A marzo 2024, Amco ha definito una nuova strategia con il piano denominato ‘Produciamo Valore’. Secondo l’amministratore delegato Andrea Munari, negli ultimi 12 mesi la società ha lavorato per realizzare i progetti contenuti nel piano, rafforzando la governance e implementando un nuovo modello organizzativo, oltre ad altri cambiamenti strutturali volti a ottimizzare sia la gestione del credito interna sia quella tramite servicer terzi. La struttura, a detta del management, è ora pronta per il lancio di nuovi progetti. Nel 2025 è stato avviato il primo step del progetto RE.Perform, finalizzato a favorire il rientro in bonis delle famiglie sui mutui, ed è stata acquisita Exacta, società attiva nella gestione dei tributi non riscossi della Pubblica Amministrazione locale.
Prospettive future e sfide per Amco
Il ritorno all’utile di Amco nel 2024 è un segnale positivo, ma la società dovrà affrontare diverse sfide nei prossimi anni. La diminuzione degli incassi e l’aumento dei costi operativi richiedono un’attenta gestione e un’implementazione efficace della nuova strategia ‘Produciamo Valore’. Il progetto RE.Perform e l’acquisizione di Exacta rappresentano iniziative promettenti, ma sarà fondamentale monitorare attentamente i risultati e adattare la strategia in base alle evoluzioni del mercato. Inoltre, la società dovrà continuare a investire nel rafforzamento della struttura aziendale e nell’innovazione tecnologica per migliorare l’efficienza e l’efficacia delle attività di recupero crediti.