
Un’anima libera e indipendente
Lucio Corsi, l’artista toscano che ha conquistato il pubblico di Sanremo con il brano ‘Volevo essere un duro’, si confessa in un’intervista esclusiva a Vanity Fair. Lontano dagli stereotipi e dalle convenzioni sociali, Corsi dichiara di non sentire l’urgenza di innamorarsi o di costruire una famiglia. ‘Sto pensando solo al lavoro, ora sento il bisogno di stare libero, far quello che mi pare’, afferma, sottolineando come l’idea di dover seguire un percorso prestabilito non lo abbia mai convinto.
Dalla Maremma al palco dell’Eurovision
Il cantautore, originario della Maremma, ripercorre le tappe del suo percorso artistico, dagli esordi all’Accademia di Brera, frequentata con l’obiettivo di trasformare la passione per la musica in una professione, fino al sostegno ricevuto dalla famiglia, inizialmente scettica ma poi convinta dalla sua serietà e dedizione. A maggio, Corsi sarà il portabandiera dell’Italia all’Eurovision Song Contest di Basilea, un’opportunità per portare la sua musica oltre i confini nazionali.
Politica e anima nella musica
Corsi affronta anche il tema dell’impegno politico nella musica, citando Nick Cave e la necessità di esprimersi con i ‘termini dell’anima’ piuttosto che con quelli della politica. Pur interessandosi alle questioni sociali, il cantautore preferisce un approccio più sottile e indiretto, convinto che anche una canzone sul vento possa veicolare un messaggio politico. Rifugge dalle etichette e si concentra sull’autenticità della propria espressione artistica, senza la pretesa di incarnare un ideale specifico.
Un’esperienza inaspettata nel mondo della moda
L’intervista offre anche un aneddoto curioso sulla sfilata di Gucci del 2017, un’esperienza inaspettata nata dall’incontro con Alessandro Michele, che lo aveva notato durante un concerto dei Baustelle. Corsi, poco interessato al mondo della moda, ricorda con entusiasmo l’opportunità di lavorare con Mick Rock, il leggendario fotografo delle rockstar, e di immergersi nelle atmosfere glam rock degli anni ’70, una delle sue grandi passioni.
Un artista autentico e fuori dagli schemi
Lucio Corsi si conferma un artista autentico e anticonformista, capace di unire la profondità dei contenuti alla leggerezza della forma. La sua visione della vita, libera da vincoli e convenzioni, si riflette nella sua musica, che invita all’introspezione e alla riflessione. La sua partecipazione all’Eurovision rappresenta un’occasione preziosa per far conoscere al pubblico internazionale un talento originale e una voce fuori dal coro.