
Nuovi sviluppi nel processo d’appello per la morte di Diana Pifferi
Il processo d’appello a carico di Alessia Pifferi, condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio volontario aggravato della figlia Diana, si arricchisce di nuovi elementi. Roberta Bruzzone, nota criminologa, psicologa e volto televisivo, entra in campo come consulente delle parti civili, rappresentando la nonna e la zia della piccola Diana. La decisione è stata presa dall’avvocato Emanuele De Mitri, legale delle parti civili, che fin dall’inizio del processo ha sostenuto la tesi dell’accusa, ovvero l’omicidio volontario compiuto da una donna lucida e consapevole.
L’ingresso di Bruzzone e dello psichiatra Alberto Caputo è finalizzato a seguire da vicino i lavori della nuova perizia psichiatrica disposta dalla Corte d’Assise d’appello, accogliendo la richiesta della difesa di Pifferi, rappresentata dall’avvocata Alessia Pontenani. Le nuove operazioni peritali, affidate a un collegio di esperti composto dallo psichiatra Giacomo Francesco Filippini, dalla neuropsicologa Nadia Bolognini e dal neuropsichiatra infantile Stefano Benzoni, avranno inizio il 26 marzo e si protrarranno per 90 giorni. Il loro compito sarà quello di accertare se la 39enne sia affetta da patologie psichiche o disturbi della personalità che possano aver compromesso la sua capacità di intendere e volere al momento del fatto.
Il ruolo della perizia psichiatrica e le indagini per falso e favoreggiamento
La perizia psichiatrica rappresenta un elemento cruciale nel processo d’appello. Gli esperti dovranno stabilire se Alessia Pifferi fosse in grado di comprendere la gravità delle sue azioni quando ha lasciato la figlia Diana da sola in casa per sei giorni, causandone la morte per stenti. In primo grado, una perizia aveva escluso vizi di mente, ma la difesa punta a ribaltare questa conclusione, sostenendo che Pifferi soffra di disturbi psichici che ne hanno compromesso la capacità di intendere e volere.
Parallelamente al processo d’appello, si profila la richiesta di rinvio a giudizio nel secondo filone dell’inchiesta, che vede indagati per falso e favoreggiamento l’avvocata di Pifferi, Alessia Pontenani, alcune psicologhe e lo psichiatra Marco Garbarini, consulente della difesa. Secondo l’accusa, queste persone avrebbero “manipolato” Pifferi al fine di ottenere la perizia psichiatrica in primo grado e farla apparire come una persona con deficit cognitivi. Le indagini mirano a far luce su eventuali irregolarità e responsabilità in questa vicenda.
Le reazioni e le aspettative nel processo
L’ingresso di Roberta Bruzzone come consulente delle parti civili ha suscitato grande interesse e attenzione mediatica. La sua esperienza e competenza in ambito criminologico e psicologico potrebbero fornire un contributo significativo alla ricostruzione dei fatti e alla valutazione della personalità di Alessia Pifferi.
Le parti civili, rappresentate dalla nonna e dalla zia di Diana, si affidano alla professionalità di Bruzzone e degli altri consulenti per ottenere giustizia per la piccola vittima e per accertare le responsabilità di tutti coloro che hanno contribuito alla sua tragica morte. Il processo d’appello si preannuncia complesso e delicato, ma la presenza di esperti qualificati e la determinazione delle parti civili fanno ben sperare in un esito che possa rendere onore alla memoria di Diana.
Riflessioni sul caso Diana Pifferi
Il caso di Diana Pifferi è una tragedia che ha scosso profondamente l’opinione pubblica. La morte di una bambina di soli 18 mesi, lasciata sola per giorni dalla madre, solleva interrogativi inquietanti sulla responsabilità genitoriale, sulla fragilità psichica e sul ruolo dei servizi sociali. L’ingresso di Roberta Bruzzone nel processo d’appello rappresenta un ulteriore tentativo di fare luce sulla vicenda e di accertare la verità, garantendo giustizia alla piccola Diana e ai suoi familiari. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso, ma è altrettanto importante che la società rifletta sulle cause profonde di questa tragedia e si impegni a prevenire simili eventi in futuro.