
Sciopero della fame come forma di protesta
Pedro Castillo, ex presidente del Perù (2021-2022), ha annunciato tramite una lettera manoscritta pubblicata sui suoi social media l’inizio di uno sciopero della fame nel carcere di Barbadillo, a Lima. Questa azione è una forma di protesta contro il processo che lo vede imputato per aver tentato un autogolpe nel dicembre 2022. Castillo, in detenzione da oltre due anni, considera il processo un’ingiustizia e contesta l’imparzialità del giudice incaricato del caso.
Motivazioni dello sciopero
Nella sua lettera, Castillo ha dichiarato di esercitare un suo diritto umano iniziando lo sciopero della fame. Ha espresso preoccupazioni specifiche riguardo al giudice della sezione del tribunale che lo sta processando, sostenendo che il giudice ha precedentemente espresso un parere contrario alle sue azioni del dicembre 2022, compromettendo così l’equità del processo. La lettera è stata firmata dal suo avvocato, Walter Ayala.
Contesto legale e difesa
La scorsa settimana, Castillo si è presentato alle udienze in tribunale senza assistenza legale, rifiutando anche l’assistenza di un avvocato d’ufficio. Nonostante ciò, la corte ha deciso di assegnargli un avvocato d’ufficio, chiarendo che, sebbene Castillo abbia rinunciato a uno dei suoi legali, Luis Medrano, la sua difesa formale continua a sussistere, dato che ha ancora altri tre avvocati. Castillo rischia una pena di 34 anni di prigione per i reati di ribellione e abuso di autorità.
Il tentato autogolpe del 2022
Il tentato autogolpe del dicembre 2022 è l’evento centrale del processo contro Castillo. In quel periodo, l’allora presidente cercò di sciogliere il Congresso peruviano e governare tramite decreto, una mossa che fu ampiamente condannata come un tentativo di sovvertire l’ordine costituzionale. Questo tentativo fallito portò alla sua destituzione e arresto, aprendo la strada all’attuale processo.
Implicazioni e prospettive future
Lo sciopero della fame di Pedro Castillo aggiunge un ulteriore livello di complessità a una situazione già tesa. La sua azione potrebbe polarizzare ulteriormente l’opinione pubblica peruviana e internazionale, con implicazioni potenziali per la stabilità politica del paese. Sarà cruciale monitorare attentamente gli sviluppi del processo e le reazioni della comunità internazionale per valutare l’impatto a lungo termine di questa vicenda.