
Una protesta per i diritti e gli spazi negati
In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, il gruppo di attiviste cosentine Fem.In ha organizzato una manifestazione nel cuore di Cosenza, adottando lo slogan incisivo “Niente da festeggiare”. L’obiettivo della protesta è stato quello di denunciare la mancanza di progressi significativi nella tutela dei diritti delle donne e la carenza di spazi a loro dedicati nella città.
Vittoria Morrone, attivista di Fem.In, ha spiegato le ragioni della mobilitazione: “Abbiamo deciso di portare in piazza quelle che sono le emergenze. In questa città mancano spazi, spazi che siano abitativi, inclusivi e di aggregazione. C’è una riduzione degli spazi pubblici a scapito dei diritti delle persone, anche semplicemente gli asili nido e la sanità che sono servizi sempre più privatizzati. Noi siamo stufe di questo modo di amministrare, una classe politica, sia di destra sia di sinistra, che ha governato questo territorio non avendo interesse per i cittadini. Rivendichiamo una città più vivibile”.
Il corteo e l’adesione delle associazioni cittadine
Il corteo, animato da cori e fumogeni, ha attraversato le vie centrali di Cosenza, raccogliendo l’adesione di numerose associazioni cittadine che condividono le preoccupazioni e le rivendicazioni di Fem.In. La partecipazione di diverse realtà del territorio ha sottolineato l’importanza di un fronte comune nella lotta per i diritti delle donne e per una città più inclusiva.
Il Centro Antiviolenza Roberta Lanzino a rischio
Tra i partecipanti alla manifestazione anche le volontarie del Centro Antiviolenza Roberta Lanzino, un punto di riferimento fondamentale per le donne vittime di violenza nella provincia di Cosenza. La sede del Centro è attualmente a rischio a causa di lavori di ristrutturazione nell’immobile di proprietà della Regione che lo ospita.
Roberta Attanasio, presidente del Centro, ha espresso la sua preoccupazione: “Per ora siamo ancora nella nostra sede, ma stiamo aspettando una decisione definitiva da parte della Regione. Siamo preoccupate ma andiamo avanti con le attività perché non possiamo abbandonare il presidio che è diventato punto di riferimento per molte donne. Oggi siamo qui perché non possiamo perdere nessuna manifestazione a sostegno delle donne. Ci unisce alle Fem.In la lotta per la riconquista degli spazi che devono continuare a rimanere avamposti di cultura e legalità. Noi facciamo un lavoro con le donne per sottrarle alla violenza, ma se poi non anno un alloggio, un lavoro, una rete sociale di supporto, tutto il lavoro si perde e il percorso non si chiude”.
Riflessioni sulla Giornata Internazionale della Donna a Cosenza
La manifestazione di Cosenza, con il suo slogan “Niente da festeggiare”, offre uno spunto di riflessione sulla reale condizione delle donne nella società contemporanea. Al di là delle celebrazioni formali, è necessario un impegno concreto per garantire pari opportunità, contrastare la violenza di genere e creare spazi inclusivi e sicuri per tutte. La situazione del Centro Antiviolenza Roberta Lanzino, a rischio chiusura, evidenzia la fragilità dei servizi di supporto alle donne e la necessità di un maggiore sostegno da parte delle istituzioni.