
Calo di Fratelli d’Italia e Crescita degli Alleati
Il recente sondaggio di Youtrend per Sky TG24 mostra un quadro politico in movimento. Fratelli d’Italia (FdI), pur rimanendo il primo partito, registra un calo di un punto percentuale, attestandosi al 28,2%. Questo arretramento riporta il partito di Giorgia Meloni leggermente al di sotto dei risultati ottenuti alle ultime elezioni europee. Tuttavia, FdI mantiene un solido vantaggio di circa cinque punti percentuali sul Partito Democratico (PD).
Parallelamente, si osserva una crescita dei partiti alleati di governo. Forza Italia (FI) sale al 9% (+0,2%), la Lega all’8,5% (+0,5%) e Noi Moderati allo 0,9% (+0,2%). Questo andamento suggerisce che le perdite di FdI vengono in parte compensate dal rafforzamento dei suoi partner di coalizione, consolidando l’equilibrio interno alla maggioranza.
Movimento 5 Stelle in Ascesa e le Altre Forze Politiche
Il Movimento 5 Stelle (M5S) continua la sua lenta ma costante risalita, superando la soglia del 10% e posizionandosi all’11,6% (+0,2%). Questo dato conferma una tendenza positiva per il partito guidato da Giuseppe Conte, che sembra aver superato le difficoltà incontrate alle elezioni europee.
Dietro ai principali partiti, Alleanza Verdi Sinistra (AVS) scende al 6%, mentre Azione si attesta esattamente sulla soglia di sbarramento del 3%. Le altre formazioni centriste, +Europa (2,2%) e Italia Viva (1,9%), rimangono al di sotto di questa soglia, evidenziando una persistente difficoltà per queste forze politiche di guadagnare un peso significativo nell’elettorato.
Divisioni sull’Invio di Truppe in Ucraina
Il sondaggio rivela una profonda divisione tra gli italiani riguardo alla questione dell’invio di truppe in Ucraina. Il 41% degli intervistati si dichiara favorevole all’invio di truppe nell’ambito di una missione di pace dell’ONU, mentre il 38% è contrario al coinvolgimento di militari italiani in qualsiasi scenario. Solo una minoranza (10%) preferirebbe l’opzione di un invio di truppe italiane insieme ad altri Paesi NATO.
Questi dati riflettono una cautela diffusa nei confronti di un coinvolgimento diretto in un conflitto che continua a generare preoccupazioni e incertezze nell’opinione pubblica.
Spese Militari: un Tema Controverso
La possibilità di un aumento delle spese militari italiane, come sollecitato da Donald Trump ai Paesi NATO, suscita reazioni contrastanti. Solo il 4% degli intervistati è d’accordo con l’idea di portarle al 5% del PIL. Una quota maggiore (14%) si orienta verso un aumento al 2,5%, mentre il 25% arriverebbe al 2% del PIL. Un altro 18% ritiene adeguato l’attuale livello dell’1,5%, mentre il 25% preferirebbe una diminuzione.
Si delinea quindi una sostanziale parità tra chi vorrebbe aumentare le spese militari (43%, soprattutto elettori di FdI e FI) e chi si oppone a questa ipotesi (43%, in particolare elettori del M5S). Questa divisione riflette diverse visioni sul ruolo dell’Italia nel contesto internazionale e sulle priorità di spesa pubblica.
Rapporto Italia-USA e Fiducia nei Leader Internazionali
Di fronte alla minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, il 48% degli intervistati ritiene che l’Italia dovrebbe rafforzare l’autonomia economica e militare dell’Europa, mentre il 37% preferirebbe cercare un compromesso per salvaguardare il rapporto con gli USA. Questo dato evidenzia una crescente consapevolezza della necessità di una maggiore indipendenza europea, pur mantenendo un dialogo aperto con gli Stati Uniti.
In generale, gli italiani non ripongono grande fiducia nei leader coinvolti nel dibattito internazionale: Zelensky ottiene il 28% di fiducia, Macron il 25% e Trump il 20%. Questo scetticismo riflette una disillusione nei confronti della politica internazionale e una difficoltà nel trovare figure di riferimento credibili.
Riflessioni sul Sondaggio e il Futuro Politico
Il sondaggio Youtrend offre uno spaccato interessante delle dinamiche politiche attuali in Italia. Il lieve calo di FdI, compensato dalla crescita degli alleati, suggerisce una fase di consolidamento della maggioranza di governo. Le divisioni profonde su temi cruciali come l’Ucraina e le spese militari evidenziano la complessità delle sfide che il Paese deve affrontare. Sarà fondamentale per i leader politici interpretare correttamente questi segnali e trovare soluzioni che tengano conto delle diverse sensibilità presenti nella società italiana.