
Un bilancio trionfale per l’atletica italiana
Gli Europei indoor di Apeldoorn si sono conclusi con un bilancio estremamente positivo per l’atletica italiana. Stefano Mei, presidente della FIDAL, ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti, sottolineando come la competizione abbia messo in luce sia atleti già affermati che giovani promesse. “L’Europeo di Apeldoorn consegna all’atletica e allo sport italiani due generazioni di fenomeni, dai 19 anni di Sioli e Furlani ai 29 di Diaz”, ha dichiarato Mei all’ANSA, tracciando un quadro di un movimento in salute e proiettato verso il futuro.
Obiettivo Tokyo e sguardo al futuro olimpico
Mei ha evidenziato come questo gruppo di atleti stia ottenendo grandi risultati nel presente, con il focus principale rivolto ai prossimi Mondiali di Tokyo. Allo stesso tempo, ha sottolineato l’importanza di guardare avanti, con le Olimpiadi di Los Angeles 2028 e Brisbane 2032 come obiettivi a lungo termine. “Questo gruppo fa grandi risultati oggi, con il grande obiettivo del Mondiale di Tokyo, e promette di farne di migliori domani, guardando a Los Angeles 2028”, ha affermato il presidente della FIDAL, aggiungendo: “E il bello è che a casa sono rimasti i campioni olimpici di Tokyo, tutti ancora straordinariamente competitivi, una stella luminosissima come la Battocletti, e una generazione di giovanissimi – Doualla, Inzoli, Valensin, Castellani – che promette risultati…dopodomani, a Brisbane 2032”.
Un modello da imitare per lo sport italiano
L’atletica, secondo Mei, sta indicando la strada allo sport italiano da quattro anni, grazie ai risultati di vertice e alla coesione di squadra. “L’atletica, aggiunge Mei, “da quattro anni indica la strada allo sport italiano con i risultati di vertice e con una compattezza di squadra che non ha eguali”. Questo successo è frutto di un impegno costante nell’aumentare le risorse e gli investimenti nel settore tecnico, diversificare il lavoro e rendere il sostegno della Federazione più capillare e strutturato sul territorio. “Segno che la strada intrapresa quattro anni fa, con l’impegno di aumentare risorse e investimenti per il settore tecnico, di diversificare il lavoro, di rendere il sostegno della Federazione più capillare e strutturato sul territorio, dà i suoi frutti e promette di darne sempre migliori nel prossimo futuro”.
Un appello per maggiori spazi e risorse
Mei ha concluso lanciando un appello per un maggiore sostegno all’atletica, con un incremento degli spazi dedicati a questa disciplina. “Ecco – la conclusione – qual è il messaggio di questi Europei: l’atletica italiana sarà sempre più protagonista, in Europa e nel Mondo. Al coperto e all’aperto. Ormai, possiamo parlare di un movimento in grado di competere a tutti i livelli, non di un insieme di individualità. E, mi permetto di dire, di un modello da imitare. Per questo, speriamo che in futuro siano incrementati gli spazi per l’atletica. C’è grande richiesta di nuovi campi, una richiesta che ci arriva dalle società; sappiamo che questo richiede risorse, ma dobbiamo pensare che un impianto per l’atletica è un impianto per tutti gli sport”. La richiesta di nuovi campi di atletica è un segnale della crescente popolarità di questo sport e della necessità di investire nelle infrastrutture per supportare la crescita del movimento.
Un futuro promettente per l’atletica italiana
Gli Europei di Apeldoorn hanno confermato il talento e la determinazione degli atleti italiani, sia quelli già affermati che le nuove leve. Il bilancio positivo tracciato dal presidente Mei è un segnale incoraggiante per il futuro dell’atletica italiana, che si prepara ad affrontare le prossime sfide con ambizione e fiducia. L’auspicio è che il successo di questa disciplina possa ispirare un maggiore sostegno da parte delle istituzioni e degli appassionati, per garantire un futuro ancora più radioso allo sport italiano.