
Un’idea nata tra i banchi di scuola a San Rocco al Porto
Era il marzo del 2020, e l’Italia si preparava ad affrontare una delle sfide più grandi della sua storia recente: la pandemia di COVID-19. In un clima di crescente preoccupazione e incertezza, un messaggio semplice e potente iniziava a diffondersi, soprattutto tra i bambini: ‘Andrà tutto bene’. Ma chi c’era dietro a questo slogan rassicurante? La sua ideatrice è Barbara Grisanti, all’epoca una giovane supplente di 29 anni nella scuola dell’Infanzia San Rocco al Porto a Lodi. Oggi, Barbara vive a Castiglione d’Adda con i suoi tre gatti e due cani, e ricorda con emozione quei giorni concitati.
‘Tutto è nato con alcuni miei messaggi destinati a parenti e amici di Castiglione d’Adda dove vivo in cui cercavo di rassicurarli sul fatto che tutto sarebbe andato bene’, racconta Barbara. Successivamente, ha deciso di condividere il messaggio sulla sua pagina Facebook ‘Little Creative Works’, dove solitamente pubblica creazioni per bambini come soprammobili, bomboniere e giochi didattici.
Il 7 marzo: un giorno di incertezza che ha generato speranza
Il 7 marzo, il giorno prima del lockdown nazionale, l’atmosfera a scuola era carica di incertezza. ‘Era Carnevale, non sapevamo cosa ci aspettasse’, ricorda Barbara. Di fronte alla preoccupazione dei genitori e allo spaesamento dei bambini, Barbara ha sentito l’esigenza di rassicurarli con un messaggio semplice e immediato. ‘Ai bambini però ho detto: andrà tutto bene, ci rivediamo lunedì a scuola anche se non è stato così. Bisognava rassicurarli con qualcosa di semplice e immediato perché non capivano la preoccupazione dei genitori in quei giorni ed erano spaesati. E ‘bene’ era una parola che tutti potevano capire, così come l’accostamento al futuro’. Così, ‘Andrà tutto bene’ è diventato l’apertura delle sue lezioni di didattica a distanza.
L’arcobaleno e lo slogan: un’ondata di positività che ha contagiato l’Italia
Nei giorni di chiusura, Barbara ha notato con gioia che fuori dai cancelli delle case dei suoi piccoli alunni cominciavano a comparire disegni di arcobaleni e la scritta ‘Andrà tutto bene’, accompagnati da oggetti colorati. Lo slogan della speranza è stato ripreso anche da una dirigente scolastica di Codogno, il primo comune italiano divenuto zona rossa, che ha lanciato un appello agli altri istituti per divulgarlo. Un video pubblicato su Youtube dalla maestra insieme a un suo amico, per aiutare i bambini ad accettare la quarantena, ha contribuito ulteriormente alla diffusione del messaggio.
Il successo è stato amplificato dalla condivisione sulle pagine social ‘Progetto infanzia’ e ‘Bologna bimbi’, estendendosi rapidamente dalle scuole ai bambini di tutta Italia, diventando un vero e proprio inno alla speranza. ‘Mi arrivavano video da tutta Italia’, racconta Barbara sorridendo, ‘con la scritta ‘Andrà tutto bene’ applicata su una tutina da neonato, su un cartellone, su un lenzuolo o corredata da una pioggia di cuoricini colorati. E poi tanti vocali’.
Il ritorno a scuola e un messaggio che continua a vivere
Il momento più emozionante per Barbara è stato il ritorno a scuola, quando finalmente ha potuto rivedere i sorrisi dei suoi bambini senza mascherina. Ma il messaggio di ‘Andrà tutto bene’ non si è esaurito con la fine dell’emergenza sanitaria. ‘Andrà tutto bene’ resta, non finisce qui, è un inno che deve proseguire soprattutto per gli adulti’, afferma Barbara, sottolineando l’importanza di mantenere viva la speranza e l’ottimismo, anche di fronte alle sfide future.
Un simbolo di resilienza e speranza
La storia di Barbara Grisanti e del suo ‘Andrà tutto bene’ è un esempio di come un gesto semplice e spontaneo possa avere un impatto significativo sulla vita delle persone, soprattutto in momenti di difficoltà. L’arcobaleno e lo slogan sono diventati un simbolo di resilienza e speranza, un promemoria che, anche nelle situazioni più buie, è possibile trovare la forza di andare avanti e guardare al futuro con ottimismo. La sua iniziativa ci ricorda l’importanza di coltivare la positività e di diffondere messaggi di incoraggiamento, soprattutto tra i più giovani, per costruire un futuro migliore per tutti.