
Il Fascino Immortale del Timballo nel Gattopardo
“L’oro brunito dell’involucro, la fragranza di zucchero e di cannella…” Con queste parole, Tomasi di Lampedusa descriveva il sontuoso timballo di maccheroni, un piatto che incarna l’opulenza e la decadenza dell’aristocrazia siciliana nel suo capolavoro, “Il Gattopardo”. Definito dal Telegraph inglese come “il piatto di pasta più sexy nella storia della letteratura”, il timballo è molto più di una semplice pietanza: è un simbolo di un’epoca, un’espressione di identità culturale e un’esplosione di sapori che seduce i sensi.
La Serie Netflix: un Nuovo Adattamento tra Fedeltà e Innovazione
A distanza di decenni dal leggendario film di Luchino Visconti, Netflix ha riportato sul piccolo schermo “Il Gattopardo” con una serie in sei episodi, rilasciata il 5 marzo 2025. Questo nuovo adattamento, pur non potendo competere con la storia e la mitologia del film di Visconti, offre una nuova prospettiva sulla storia, con Kim Rossi Stuart nei panni di Don Fabrizio Corbera, Benedetta Porcaroli come Concetta, Saul Nanni nel ruolo di Tancredi e Deva Cassel interpretando Angelica. La serie, prodotta da Fabrizio Donvito, Daniel Campos Pavoncelli, Marco Cohen, Benedetto Habib e Alessandro Mascheroni per Indiana Production e da Will Gould and Frith Tiplady per Moonage Pictures, promette di catturare l’essenza del romanzo con uno sguardo contemporaneo.
Location da Sogno: dalla Palermo Barocca alla Catania Aristocratica
Se il film di Visconti aveva scelto Palazzo Gangi a Palermo come location principale, la serie Netflix si spinge oltre, valorizzando una vasta gamma di scenari mozzafiato. Dalla maestosa piazza dei Quattro Canti, ripresa con spettacolari inquadrature dall’alto, alla Cattedrale, Palazzo Comitini, Villa Valguarnera, Villa Tasca, Villa Wirz, Villa Spedalotto, Piazza Pretoria e Bellini, Palermo si rivela in tutta la sua bellezza barocca. Ma la serie non si limita al capoluogo siciliano: le riprese hanno toccato anche la piazza principale di Ortigia (Siracusa), il Palazzo Beneventano Del Bosco (utilizzato come esterni di Donnafugata), la Catania di Palazzo Biscari e i Calanchi del Cannizzola, fino a Roma con il Teatro dell’Opera e il Grand Plaza Hotel.
Il Timballo di Maccheroni: Storia e Ricetta di un’Icona Gastronomica
Nel romanzo, il timballo di maccheroni fa la sua apparizione durante il ricevimento a Donnafugata, preparato con maestria dai Monsù, i cuochi professionisti di origine francese. Questo piatto borbonico, risalente al Regno delle Due Sicilie, è un trionfo di sapori e consistenze. La ricetta tradizionale prevede un involucro di pasta brisè che racchiude strati di melanzane fritte, prosciutto cotto, formaggio ragusano fresco e maccheroncini conditi con un ricco ragù di carne. Il tocco finale è dato dalla besciamella profumata alla vaniglia bourbon, che conferisce al timballo una nota dolce e avvolgente.
La ricetta del timballo del Gattopardo per 6 persone:
- sugo di carne
- estratto 1/2 pollo lessato
- 100 gr di funghi freschi
- 100 gr di fegatini di pollo
- 200 gr di prosciutto cotto
- 100 gr di salsiccia
- 120 gr pisellini, lessati al dente
- burro
- 500 g di maccheroni
- pecorino siciliano (a metà del ‘800 il parmigiano era sconosciuto alle nostre mense)
- 3 uova sode a fette
- sale
- pepe
- 1 tartufo nero
Per la pasta frolla (se volete farla e non comprarla già pronta):
- 400 g di farina
- 200 g di zucchero
- 200 g di burro a temperatura ambiente
- sale un pizzico di cannella
- 4 tuorli d’uovo
Per la crema pasticcera (che, in realtà, nella ricetta dei Monsù era una besciamella aromatizzata alla cannella e, quindi, molto meno dolce rispetto a quella che conosciamo oggi)
- 1 cucchiaio di zucchero
- 4 tuorli d’uovo
- 4 cucchiai di farina
- sale un pizzico di cannella
- 1/2 litro di latte
Preparazione del Timballo
- Fate la pasta frolla impastando tutti gli ingredienti in modo da ottenere un composto omogeneo e lasciatela riposare, per circa un’ ora, in frigorifero coperta con un panno o pellicola trasparente.
- Preparare la crema pasticcera (besciamella)
- Preparate delle polpettine con 200 g di carne tritata di pollo lesso, mescolata a 1 uovo, 100 g di prosciutto cotto tagliato a listarelle, 2 cucchiai di pecorino siciliano (o parmigiano), prezzemolo tritato e un pizzico di sale. Friggetele in abbondante olio Evo e tenetele da parte.
- Nel mentre, in un po’ di burro fate insaporire il pollo e il prosciutto rimasti, aggiungete i fegatini, le salsicce, i funghi, le polpettine, i pisellini e cuoceteli per pochi minuti.
- A cottura ultimata poneteli in una casseruola, aggiungendo qualche cucchiaio di sugo di carne, e fate cuocere ancora per qualche minuto in modo da far amalgamare tutti gli ingredienti.
- Lessate i maccheroni molto al dente, scolateli e conditeli con il sugo di carne, abbondante parmigiano e fateli raffreddare.
- Imburrate una tortiera e ricoprite il fondo e i bordi con un terzo della pasta frolla che avrete steso sottile , di circa 1/2 cm. E’ importante che sporga un po’ dai bordi in modo che possiate chiudere con facilità il timballo con la restante pasta.
- Versateci sopra metà dei maccheroni, la carne, le uova, il formaggio grattugiato, il tartufo nero a lamelle,bche molti non aggiungono, e ricoprite con il resto dei maccheroni a cui darete una forma leggermente a cupola sulla quale verserete la crema pasticcera che farete penetrare bene.
- Chiudete il timballo con la pasta frolla avanzata, premendo bene i suoi bordi per farla aderire bene.
- Spennellatene, infine, la superficie con l’uovo sbattuto e fate cuocere per circa 45 minuti in forno a 180 gradi. Lasciate riposare il timballo per 5 minuti e servitelo subito.
Un Viaggio Sensoriale tra Passato e Presente
La serie Netflix “Il Gattopardo” non è solo un adattamento di un classico della letteratura italiana, ma anche un’occasione per riscoprire le tradizioni, i sapori e le atmosfere di una Sicilia che non c’è più. Il timballo di maccheroni, con la sua ricetta elaborata e i suoi ingredienti pregiati, diventa così un simbolo di un’epoca, un invito a immergersi in un mondo di lusso, decadenza e passioni travolgenti.
Il Fascino Intramontabile del Gattopardo
La nuova serie Netflix “Il Gattopardo” offre un’opportunità per rivisitare un classico della letteratura italiana attraverso una lente moderna. Pur consapevole della difficoltà di eguagliare il capolavoro di Visconti, questa produzione ha il potenziale per avvicinare un nuovo pubblico alla storia e ai temi del romanzo di Tomasi di Lampedusa. Il timballo di maccheroni, con la sua ricetta ricca e complessa, rimane un simbolo potente dell’opulenza e della decadenza di un’epoca, invitandoci a riflettere sul significato del cambiamento e sulla bellezza della tradizione.