
Un piano europeo per salvare l’automotive
Il settore automobilistico europeo, pilastro dell’economia continentale, si trova ad affrontare sfide senza precedenti. Tra queste, le interruzioni delle catene di approvvigionamento, l’aumento dei costi energetici, la carenza di personale qualificato, le crescenti tendenze protezionistiche e la dipendenza da fornitori extra-UE. Consapevole di questa situazione critica, l’Unione Europea ha deciso di intervenire con un piano d’azione industriale ambizioso, come annunciato dal commissario europeo ai Trasporti, Apostolos Tzitzokostas, in un intervento sul Sole 24 Ore.
Cinque pilastri per la rinascita dell’industria
Il piano si articola in cinque aree strategiche:
* **Innovazione e digitalizzazione:** L’UE punta a riconquistare la leadership nella transizione verso veicoli basati sull’intelligenza artificiale (IA), connessi e automatizzati.
* **Mobilità pulita:** Incentivi e investimenti per accelerare l’adozione di veicoli a basse emissioni e lo sviluppo di infrastrutture di ricarica.
* **Competitività e resilienza della catena di approvvigionamento:** Misure per rafforzare la capacità produttiva europea e ridurre la dipendenza da fornitori esterni.
* **Competenze:** Programmi di formazione e riqualificazione per garantire che la forza lavoro europea possieda le competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro.
* **Condizioni di parità:** Garanzia di un mercato unico equo e competitivo per tutti gli operatori del settore.
Guida autonoma: l’Europa detta i tempi
Uno dei punti cardine del piano è la regolamentazione della guida autonoma. L’UE intende definire standard comuni per la circolazione di veicoli senza conducente entro il 2026, sfruttando il vantaggio del mercato unico per armonizzare le normative a livello europeo. A tal fine, verrà creata un’alleanza europea per i veicoli connessi e autonomi, sostenuta da un investimento pubblico-privato di 1 miliardo di euro.
Investimenti massicci nella produzione di batterie
La transizione verso la mobilità elettrica richiede un’adeguata capacità produttiva di batterie. Per questo motivo, l’UE metterà a disposizione 1,8 miliardi di euro nei prossimi due anni per sostenere la produzione di batterie sul territorio europeo, riducendo la dipendenza da fornitori asiatici e creando nuovi posti di lavoro.
Un’opportunità da non perdere
Il piano europeo per l’automotive rappresenta un’opportunità cruciale per il settore. Gli investimenti in innovazione, mobilità pulita e competenze sono fondamentali per garantire la competitività dell’industria europea nel lungo termine. La regolamentazione della guida autonoma e il sostegno alla produzione di batterie sono segnali importanti della volontà dell’UE di guidare la transizione verso un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato. Tuttavia, il successo del piano dipenderà dalla capacità di tutti gli attori coinvolti – istituzioni, imprese e lavoratori – di collaborare e di adattarsi ai cambiamenti in corso.