
Un omaggio ai sogni realizzati
Dal 7 marzo al 29 giugno, il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino apre le sue porte alla mostra fotografica “Professional Dreamers – The photographer’s eye, the psychologist’s gaze”, un progetto che celebra la tenacia e la determinazione di quindici donne che hanno saputo trasformare i propri sogni in una concreta realtà professionale. Attraverso 94 scatti e testi di analisi psicologica, la mostra offre uno sguardo intimo e profondo sulle loro storie di successo, spesso frutto di scelte radicali e di un impegno costante.
Un progetto multidisciplinare
Nata dalla collaborazione tra i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone e la psicologa Remigia Spagnolo, e curata da India Dhargalkar, la mostra rappresenta la prima tappa del progetto “Professional Dreamers”, che gode del patrocinio della Fondazione Marisa Bellisario. L’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno di Fineco, main sponsor, del Consiglio Regionale del Piemonte – Consulta delle Elette, della Camera di Commercio di Torino – Comitato per l’imprenditoria femminile, e del patrocinio della Città di Torino, dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte e dello Iusto-Rebaudengo Università Pontificia Salesiana di Torino.
Un dialogo tra fotografia e psicologia
I curatori hanno lavorato in stretta sinergia per quattro anni, combinando le loro competenze e visioni per creare un’esperienza espositiva unica. Come spiegano i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone e la psicologa Remigia Spagnolo, “Da questa collaborazione è nata l’impostazione della mostra. Il dialogo tra fotografia e psicologia è riproposto anche nell’allestimento del percorso espositivo in cui i due linguaggi, fotografico e psicologico, si sviluppano in parallelo su piani diversi proponendo un doppio punto di vista sul sogno professionale delle protagoniste della mostra”.
Il Museo del Risorgimento: un contesto ideale
La presidente del Museo del Risorgimento, Luisa Papotti, e il direttore Alessandro Bollo sottolineano l’importanza di ospitare questa mostra all’interno del museo: “Il nostro Museo, che narra nelle sue sale le storie di chi ha realizzato il sogno di unità e indipendenza del paese, trova in questa esposizione un’importante occasione per proseguire e attualizzare la riflessione sul valore dell’impegno personale. In un momento in cui il ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro continua a essere oggetto di dibattito e trasformazione, questa mostra assume un valore particolarmente significativo”.
Un’ispirazione per il futuro
“Professional Dreamers” non è solo una mostra, ma un’occasione per riflettere sul ruolo della donna nel mondo del lavoro e sulla forza dei sogni. Le storie di queste quindici donne sono un esempio di come la passione, la determinazione e il coraggio possano superare ogni ostacolo e trasformare le aspirazioni in una solida realtà professionale. Un’esperienza che invita a credere nelle proprie capacità e a perseguire i propri obiettivi con tenacia e fiducia.