La delusione di Amanda Knox per la condanna per calunnia
“Amo questo Paese e spero che un giorno potremo veramente capirci. Ci sto provando”, ha dichiarato Amanda Knox in un’intervista esclusiva a Sky Tg24, che andrà in onda integralmente il 6 giugno nelle edizioni delle 21.30 e delle 22.30 del telegiornale. L’intervista, registrata in Umbria, a pochi chilometri dal luogo del delitto Kercher, è la prima rilasciata dalla Knox dopo la condanna della Corte d’assise d’appello di Firenze per calunnia a Patrick Lumumba.
“Questo verdetto non è giusto e non è corretto”, ha affermato la Knox, riferendosi alla sentenza di Firenze. “Aspetto le motivazioni, ma certamente faremo ricordo alla Cassazione”. La Knox ha espresso la sua delusione per il verdetto, definendolo “ingiusto” e “non corretto”, e ha annunciato la sua intenzione di ricorrere in Cassazione.
La determinazione di Amanda Knox nel ribadire la sua innocenza
“Non ho dormito, sono davvero delusa – ha proseguito -, mi sento triste ma sono determinata. Non ho niente da nascondere e non smetterò mai di dire la verità. Non ho calunniato Patrick, non ho ucciso la mia amica (Meredith). Tornerò qui tutte le volte che devo per lottare contro questa ingiustizia”.
La Knox ha ribadito con fermezza la sua innocenza, sia nel caso Kercher che nella calunnia a Lumumba, e ha espresso la sua determinazione a continuare a lottare per la giustizia.
Il ricordo dell’interrogatorio e le accuse di follia
Ricordando l’interrogatorio per cui l’Italia è stata condannata dalla Cedu per violazione dei suoi diritti di difesa (sentenza che ha reso possibile l’ultimo processo), Amanda Knox ha detto che è stata “la più brutta esperienza” della sua vita. “Mi hanno fatto credere che fossi pazza”, ha aggiunto.
La Knox ha descritto l’interrogatorio come un’esperienza traumatica, sottolineando come le accuse di follia abbiano contribuito a un clima di sfavore nei suoi confronti.
Un’ingiusta accusa durata 17 anni
Ripercorrendo il suo travagliato percorso giudiziario, Amanda Knox ha spiegato di essere “ingiustamente accusata da 17 anni”. “Cioè – ha proseguito – tutta la mia vita da adulta. Ho passato quattro anni in carcere da innocente. Dall’inizio volevo solo fare la cosa giusta e dire la verità. A volte penso che non ci sia nulla da fare ma ci proverò per sempre”.
La Knox ha descritto la sua esperienza come un’ingiusta accusa che ha segnato la sua vita da adulta, sottolineando la sua costante ricerca della verità e la sua determinazione a rivendicare la sua innocenza.
La replica a chi non crede alla sua innocenza
La giovane ha anche replicato a chi non crede alla sua innocenza: “se le persone prendessero davvero del tempo per vedere gli atti, allora crederanno alla mia innocenza e non a una fantasia che non esiste”.
La Knox ha invitato chi dubita della sua innocenza a esaminare le prove del caso, sostenendo che la verità si troverà negli atti processuali.
La forza di Amanda Knox nel superare le difficoltà
“Ero una ragazza di 20 anni – ha detto ancora – e sono diventata la ragazza accusata di omicidio più odiata in tutto il mondo e ho dovuto passare tutta la mia vita a lottare e difendermi. Volevo solo la mia vita. Sono sopravvissuta. Quando cresco i miei bambini spero che vedano la mia forza. Sono fortunata ad avere una famiglia e degli amici che mi sostengono in una lotta che forse continuerà tutta la mia vita”.
La Knox ha descritto la sua esperienza come un percorso difficile e doloroso, ma ha dimostrato la sua forza e resilienza nel superare le difficoltà.
Considerazioni
L’intervista di Amanda Knox a Sky Tg24 rappresenta un momento importante nel suo lungo e travagliato percorso giudiziario. La sua determinazione a ribadire la sua innocenza e a lottare contro l’ingiusta accusa di calunnia è degna di nota. La Knox ha affrontato un’esperienza difficile e dolorosa, ma ha dimostrato di essere una donna forte e resiliente. L’intervista solleva nuovamente il dibattito sulla giustizia e sull’impatto che un’accusa ingiusta può avere sulla vita di una persona. La Knox continua a essere un esempio di come la ricerca della verità e la lotta per la giustizia possono essere fonte di ispirazione per tutti.