
Allarme dall’Associazione messicana dei produttori di componenti per auto (Ina)
L’Associazione messicana dei produttori di componenti per auto (Ina) ha lanciato un allarme preoccupante riguardo alle conseguenze dei dazi imposti dall’ex presidente Donald Trump sulle importazioni dal Messico. Secondo le stime dell’Ina, questi dazi potrebbero causare un aumento dei costi di produzione automobilistica negli Stati Uniti pari a ben 30 miliardi di dollari all’anno. Questo incremento si tradurrebbe inevitabilmente in un rincaro dei prezzi finali delle auto per i consumatori americani.
Costi aggiuntivi fino a 5.000 dollari per auto
Gabriel Padilla, direttore generale dell’Ina, ha specificato che l’aumento del costo dei veicoli potrebbe variare tra i 3.000 e i 5.000 dollari per unità, a seconda del segmento di appartenenza del veicolo. Questo significa che sia le auto compatte che i SUV di lusso potrebbero subire un aumento significativo di prezzo, rendendo potenzialmente più difficile per i consumatori americani l’acquisto di un’auto nuova.
Dipendenza dagli stabilimenti messicani
Un fattore cruciale da considerare è l’elevata dipendenza degli stabilimenti di assemblaggio negli Stati Uniti dai componenti importati dal Messico. Si stima che oltre il 40% dei componenti utilizzati nella produzione automobilistica americana provenga dal Messico. Questo stretto legame rende l’industria automobilistica statunitense particolarmente vulnerabile all’impatto dei dazi sulle importazioni messicane.
Tentativi di mitigare l’impatto
Di fronte a questa potenziale crisi, l’Ina sta cercando attivamente di influenzare le decisioni dei governi coinvolti. “Stiamo cercando di influenzare i nostri governi”, ha affermato Padilla. L’associazione è in trattative con le controparti negli Stati Uniti e in Canada per chiarire gli impatti negativi che questi dazi potrebbero provocare, tra cui la perdita di posti di lavoro, la distruzione delle catene di approvvigionamento e l’aumento dei costi dei prodotti finali.
Il ruolo del USMCA e il rischio di destabilizzazione
È importante ricordare che il settore automobilistico è stato uno dei pilastri fondamentali dell’accordo USMCA (United States-Mexico-Canada Agreement), che ha sostituito il NAFTA. L’imposizione di dazi unilaterali rischia di destabilizzare questo accordo e di minare la fiducia tra i partner commerciali. Le implicazioni potrebbero estendersi ben oltre il settore automobilistico, influenzando le relazioni commerciali tra i tre paesi e la competitività dell’intera regione.
Un equilibrio delicato tra protezionismo e libero scambio
La questione dei dazi imposti da Trump solleva un interrogativo cruciale sull’equilibrio tra protezionismo e libero scambio. Mentre alcune misure protezionistiche possono essere utili per proteggere le industrie nazionali a breve termine, a lungo termine rischiano di danneggiare la competitività, aumentare i costi per i consumatori e destabilizzare le catene di approvvigionamento globali. Trovare un approccio equilibrato che promuova la crescita economica e la prosperità per tutti i paesi coinvolti è una sfida complessa ma essenziale.