
Landini: “Un sì al referendum per dare cittadinanza e tutele”
Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, ha aperto la campagna referendaria a Cagliari con un appello chiaro: votare sì al referendum su lavoro e cittadinanza significa garantire maggiori diritti e tutele a milioni di persone. Landini ha spiegato che l’approvazione del referendum porterebbe automaticamente al riconoscimento della cittadinanza per due milioni e mezzo di persone che già vivono e lavorano in Italia, contribuendo al sistema fiscale. Questo, secondo il segretario, rappresenterebbe un passo fondamentale verso una società più inclusiva e giusta.
Tutela dell’articolo 18 e lotta alla precarietà: i punti chiave del referendum
Landini ha poi affrontato il tema della tutela del lavoro, evidenziando come quattro milioni di persone, che hanno perso la protezione dell’articolo 18 a partire dal 2015, potrebbero riottenere la tutela contro il licenziamento ingiusto. Inoltre, il referendum mira a estendere le tutele a tutti i lavoratori impiegati in aziende con meno di 15 dipendenti, una categoria spesso esclusa dalle protezioni standard. Un altro punto cruciale è la lotta contro l’abuso dei contratti a termine, che attualmente sono liberalizzati e utilizzati in modo eccessivamente precario. Con il sì al referendum, si porrebbe un freno a questa pratica, promuovendo contratti di lavoro più stabili e duraturi.
Sicurezza sul lavoro: responsabilità estesa alle imprese madri
Un aspetto particolarmente sentito da Landini è quello della sicurezza sul lavoro. Il segretario ha ricordato come molti incidenti mortali avvengano in aziende in subappalto, spesso con vittime tra i lavoratori precari. Il referendum interviene anche su questo fronte, stabilendo che l’impresa madre è responsabile per ciò che accade lungo tutta la catena di subappalto. Questo significa che le aziende principali dovranno garantire standard di sicurezza elevati anche nelle aziende a cui affidano parte del lavoro, contribuendo a ridurre il rischio di incidenti e a proteggere la vita dei lavoratori.
Un referendum per il futuro del lavoro e della società
Il lancio della campagna referendaria a Cagliari da parte di Landini mette in luce questioni fondamentali per il futuro del lavoro e della società italiana. Il referendum non è solo una questione di numeri e statistiche, ma riguarda la vita di milioni di persone che ogni giorno contribuiscono alla crescita del paese. La possibilità di estendere la cittadinanza, garantire maggiori tutele contro il licenziamento ingiusto, contrastare la precarietà e migliorare la sicurezza sul lavoro sono tutti elementi che concorrono a creare una società più equa e sostenibile. Sarà fondamentale un dibattito aperto e informato per permettere ai cittadini di esprimere un voto consapevole e responsabile.