
Salvini: Rinvio delle multe UE insufficiente, serve azzeramento
Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha espresso soddisfazione per il rinvio delle multe dell’Unione Europea relative al settore automobilistico, ma ha ribadito la necessità di un intervento più radicale. “Sono contento del rinvio delle multe dell’Ue sull’auto, ma andrebbero azzerate”, ha dichiarato, evidenziando una posizione critica nei confronti delle politiche ambientali europee.
Critiche al Green Deal: \”Premesse scientifiche sbagliate\”
Salvini ha espresso forti dubbi sulla validità scientifica del Green Deal, definendolo inadeguato e dannoso per l’economia europea. “Il Green Deal andrebbe azzerato e rivisto, perché si basa su premesse scientifiche sbagliate”, ha affermato il Ministro, mettendo in discussione le fondamenta su cui si basa la strategia ambientale dell’UE.
Aumento globale delle emissioni: Inefficacia delle politiche UE
Il Ministro ha sottolineato come, nonostante gli sforzi e i sacrifici imposti dall’UE, le emissioni globali di CO2 abbiano raggiunto un nuovo record nel 2023. “Il 2023 è stato l’anno con il record mondiale di 37,4 miliardi di tonnellate di CO2, nonostante tutti i regolamenti che si sono fatti”, ha spiegato Salvini, evidenziando l’inefficacia delle politiche europee nel contesto globale.
Confronto con Cina e India: Sacrifici europei inutili
Salvini ha evidenziato il contrasto tra la riduzione delle emissioni nell’UE e l’aumento significativo in paesi come Cina e India. “L’Ue le ha tagliate con sacrifici di 200 milioni di tonnellate, Cina e India le hanno aumentate di 700 milioni”, ha precisato, sottolineando come i sacrifici europei non si traducano in un miglioramento della situazione ambientale globale.
Conseguenze economiche: \”Un occidente più disoccupato\”
Il Ministro ha espresso preoccupazione per le conseguenze economiche delle politiche ambientali europee, paventando un aumento della disoccupazione nel mondo occidentale. “Alla fine ci troviamo con un pianeta più inquinato e un occidente più disoccupato”, ha dichiarato, evidenziando un potenziale impatto negativo sull’occupazione.
Necessità di un ripensamento strategico
Salvini ha ribadito la necessità di un ripensamento radicale della strategia ambientale europea, piuttosto che una semplice revisione dei tempi. “Non bisogna rivedere i tempi, bisogna ripensare la strategia”, ha affermato, sottolineando l’importanza di adottare un approccio più efficace e realistico.
Parallelo con le politiche di Trump
Il Ministro ha citato le politiche ambientali dell’amministrazione Trump come esempio di un approccio alternativo, sottolineando come gli Stati Uniti abbiano abbandonato il Green Deal. “Tra i 100 regolamenti emessi di Trump c’è quello di abbandonare il Green Deal”, ha ricordato Salvini, suggerendo che l’UE potrebbe trarre insegnamento da altre esperienze internazionali.
Critica ai dazi autoimposti dall’UE
Salvini ha concluso criticando le normative europee che, a suo dire, impongono dazi autoimposti all’industria europea. “I dazi ce li imponiamo noi da anni con i regolamenti e le normative dell’Ue, non ce li impone Trump”, ha affermato, sottolineando come le politiche ambientali europee possano danneggiare la competitività delle imprese europee.
Un dibattito necessario e complesso
Le dichiarazioni di Salvini riaprono un dibattito cruciale sull’efficacia e l’impatto delle politiche ambientali europee. Mentre l’obiettivo di ridurre le emissioni e proteggere l’ambiente è condiviso, è fondamentale valutare attentamente le strategie adottate e il loro impatto sull’economia e sull’occupazione. Un approccio pragmatico e basato su dati scientifici solidi è essenziale per garantire un futuro sostenibile per tutti.