
Netanyahu Rivela il ‘Piano Witkoff’ e Chiude i Valichi
In un improvviso cambio di strategia, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato la sospensione dell’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, chiudendo i valichi di accesso. Questa decisione è giunta poco prima della mezzanotte tra sabato e domenica, in seguito al rifiuto di Hamas di accettare l’estensione della prima fase dell’accordo di tregua, un’ipotesi che Netanyahu ha rivelato essere il ‘piano Witkoff’, proposto dall’inviato del presidente Usa.
La rivelazione che la proposta israeliana fosse in realtà un ‘piano americano’ ha colto molti di sorpresa, dato che nessuna dichiarazione ufficiale o diplomatica aveva mai fatto riferimento a tale dettaglio. La mossa di Netanyahu è stata una risposta diretta al rifiuto di Hamas, che detiene ancora 59 ostaggi a Gaza, di cui 24 vivi.
Reazioni Internazionali e Sostegno degli Stati Uniti
La decisione di Israele ha immediatamente suscitato condanne a livello internazionale, in particolare dai Paesi arabi. Tuttavia, Netanyahu può contare sul pieno sostegno di Donald Trump. Brian Hughes, portavoce del Consiglio per la sicurezza della Casa Bianca, ha dichiarato: ‘Israele ha negoziato in buona fede fin dall’inizio per garantire il rilascio degli ostaggi. Appoggiamo la sua decisione di interrompere gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza e i prossimi passi, dato che Hamas ha annunciato di non essere più interessato a una cessazione delle ostilità’.
Hamas ha reagito accusando Netanyahu di disprezzare le leggi internazionali e di voler affamare i residenti della Striscia. Un portavoce dell’organizzazione ha affermato: ‘Fermare l’ingresso degli aiuti significa far morire di fame i residenti della Striscia. Deve essere presa una posizione internazionale dura per fare pressione su Israele’.
Israele Replica: ‘Nessuna Carestia, Aiuti Sufficienti per Mesi’
Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar ha respinto le accuse di Hamas, definendole ‘una bugia’. Fonti del governo israeliano hanno aggiunto che la mossa è simbolica, poiché durante le sei settimane di tregua sono entrati a Gaza aiuti umanitari sufficienti per quattro mesi. ‘I magazzini di Hamas sono pieni di beni, dopo che 25.200 camion di aiuti sono arrivati durante 42 giorni’, hanno dichiarato le fonti.
Nonostante le richieste dell’Onu e dell’Ue di non interrompere gli aiuti, Netanyahu ha ribadito la sua posizione: ‘A Gaza non ci saranno pasti gratis. Se Hamas pensa che sia possibile continuare il cessate il fuoco e godere delle condizioni della fase A dell’accordo senza liberare gli ostaggi, si sbaglia di grosso’. Ha inoltre accusato Hamas di controllare e maltrattare la popolazione che cerca di ricevere gli aiuti.
Il ‘Piano Witkoff’ e la Possibile Svolta
Netanyahu ha poi rivelato che l’inviato Usa Witkoff ha definito il suo piano come un ‘corridoio per i negoziati sulla fase due’. La proposta prevede un cessate il fuoco temporaneo a Gaza durante il periodo del Ramadan e della Pasqua ebraica, circa 50 giorni. Nel primo giorno, metà degli ostaggi vivi e di quelli senza vita sarebbero liberati, e al termine, se si raggiungerà un’intesa su un cessate il fuoco permanente, saranno liberati gli altri rapiti in vita e i morti.
Inaspettatamente, Hamas sembra stia riconsiderando la sua posizione. Un portavoce dell’organizzazione, Hazem Qassem, ha dichiarato alla tv saudita al Hadath che sono in corso trattative con i Paesi mediatori per garantire il consolidamento dell’accordo sulla tregua. Qassem ha aggiunto che i mediatori non hanno informato Hamas di alcun cambiamento nell’approccio da parte di Israele, lasciando aperta la possibilità di un ripensamento.
Implicazioni e Prospettive Future
La decisione di Israele di sospendere gli aiuti umanitari a Gaza rappresenta un’escalation significativa nelle tensioni con Hamas e solleva serie preoccupazioni umanitarie. Sebbene Israele affermi che ci siano riserve sufficienti di aiuti, la chiusura dei valichi potrebbe avere conseguenze devastanti per la popolazione civile. La possibile apertura di Hamas a riconsiderare il ‘Piano Witkoff’ offre una flebile speranza per una tregua durante il Ramadan e la Pasqua, ma la situazione rimane estremamente volatile e incerta.