
Un’edizione segnata dalle difficoltà
Los Angeles si prepara ad accogliere la 97ª edizione degli Oscar dopo un inizio d’anno segnato da devastanti incendi che hanno colpito la città. La comunità hollywoodiana, provata da cancellazioni di eventi e scandali, cerca di ritrovare la sua unità attraverso la celebrazione del cinema. Un’ombra di tristezza incombe sulla cerimonia a seguito della recente scomparsa di Gene Hackman, leggendario attore la cui carriera sarà omaggiata durante la serata. Morgan Freeman, sua co-star nel film ‘Gli Spietati’, avrà l’onore di rendergli omaggio sul palco del Dolby Theatre.
Sfida aperta per il miglior film
La competizione per il premio di miglior film si preannuncia più incerta che mai. La commedia indie ‘Anora’ di Sean Baker, già vincitrice della Palma d’Oro a Cannes, ha guadagnato terreno nella fase finale. Tuttavia, le recenti vittorie di ‘Conclave’, thriller sull’elezione pontificia diretto da Edward Berger, ai Bafta e al sindacato dei registi Dga, hanno rimescolato le carte in tavola. Un terzo incomodo potrebbe essere ‘The Brutalist’, dramma diretto da Brady Corbet e premiato con il Leone d’Argento a Venezia, che narra la storia di un architetto sopravvissuto all’Olocausto.
Incognite sul tappeto rosso
L’attenzione è focalizzata anche su Karla Sofía Gascón, attrice spagnola candidata come miglior protagonista per il film ‘Emilia Pérez’. Gascón è la prima donna trans a ricevere una nomination in questa categoria, ma la sua candidatura è stata offuscata dalla riemersione di vecchi tweet dal contenuto razzista e islamofobo. Resta da vedere come verrà accolta dai colleghi e se la sua presenza influenzerà l’esito della premiazione. In sua assenza, Demi Moore, star matura che sfida il tempo in ‘The Substance’, sembra essere la favorita per la vittoria, forte dei premi vinti ai Golden Globe, ai Critics Choice Association e al sindacato degli attori Sag. A contenderle il premio sono Mickey Madison, protagonista di ‘Anora’, e la brasiliana Fernanda Torres, interprete di ‘Io sono ancora qui’, film sulla dittatura in corsa anche come miglior film straniero.
Brody contro Chalamet: una sfida generazionale
La statuetta per il miglior attore protagonista è contesa tra Adrien Brody, protagonista di ‘The Brutalist’, e Timothée Chalamet, interprete di Bob Dylan in ‘A Complete Unknown’. In caso di vittoria, Chalamet diventerebbe l’attore più giovane a vincere in questa categoria, superando il primato detenuto proprio da Brody, che nel 2003 vinse per ‘Il Pianista’ all’età di 29 anni e 11 mesi.
Speranze italiane
L’Italia nutre speranze per Isabella Rossellini, candidata come miglior attrice non protagonista per il ruolo di Suor Agnese in ‘Conclave’. Si tratta della prima nomination in carriera per la celebre attrice. Un altro momento importante per il cinema italiano è rappresentato dall’Oscar per la fotografia, che sarà annunciato da Alba Rohrwacher. Inoltre, l’arredatrice Cynthia Sleiter è candidata alla miglior scenografia per ‘Conclave’ insieme alla production designer Suzie Davies. Infine, nel miglior corto live action, si celano i nomi di due italiani: Andrea Gavazzi, direttore della fotografia per ‘A Lien’, e Fabrizio Mancinelli, autore della musica di ‘Anuja’.
Eventi pre-Oscar e incontri glamour
Nonostante le difficoltà, Hollywood ha cercato di mantenere vive le tradizioni legate agli Oscar. Sabato sera, l’atelier Giorgio Armani di Rodeo Drive ha ospitato il consueto aperitivo, dove Samuel L. Jackson e Mark Eydelshteyn, protagonista di ‘Anora’, si sono incontrati. Il Beverly Hills Hotel ha fatto da cornice alla cena di Chanel, con la presenza di Adrien Brody, Demi Moore, Jeremy Strong, Ralph Fiennes, Fernanda Torres e Jeff Bezos con Lauren Sanchez. Una festa più alternativa si è svolta in una villa privata di Beverly Hills, con ospiti del calibro di Leo DiCaprio, Sean Penn, Mick Jagger e Pamela Anderson.
Riflessioni su un’edizione complessa
La 97ª edizione degli Oscar si presenta come un evento carico di significati, che va oltre la semplice celebrazione del cinema. In un contesto sociale e culturale in rapido cambiamento, l’Academy si trova a dover affrontare sfide complesse, tra cui la rappresentazione della diversità, la gestione di controversie e la necessità di rinnovare il proprio ruolo nell’industria dell’intrattenimento. Sarà interessante osservare come la cerimonia saprà rispondere a queste sfide e quali messaggi lancerà al mondo.