
Un’Operazione di Smantellamento Colossale
Con la conclusione del Khumb Mela il 26 febbraio, l’area nei pressi di Prayagraj è ora teatro di una massiccia operazione di smantellamento. Le cifre sono impressionanti: 300.000 tende, oltre 1.300 km di condutture per l’acqua potabile, 1.582 km di cavi elettrici, 500 km quadrati di lamiere, 30 ponti galleggianti e più di 130.000 servizi igienici devono essere rimossi. I responsabili stimano che ci vorranno più di 45 giorni per completare la pulizia, con un ritorno alla normalità previsto non prima di giugno.
Gestione dei Rifiuti e Impatto Ambientale
Durante i 45 giorni del festival, sono state prodotte quotidianamente tra le 200 e le 300 tonnellate di rifiuti, trasportate e smaltite a circa 20 km di distanza, nella città di Ghoorpur. Tuttavia, persistono le preoccupazioni ambientali. Ambientalisti hanno sollevato accuse di inquinamento delle acque del fiume Gange, con livelli di batteri fecali superiori alla norma, contestate dal chief minister dello stato.
Eredità Permanente e Nuove Infrastrutture
Non tutto sarà rimosso. Alcune costruzioni, tra cui nuovi templi, condutture dell’acqua potabile, pannelli solari e una strada di 13 km lungo le rive del Gange, rimarranno permanenti, lasciando un’impronta duratura dell’evento sul territorio.
Controversie sulla Gestione della Sicurezza
Il chief minister dello stato, Yogi Adithyanath, ha affrontato pubblicamente l’incidente del 29 gennaio, in cui almeno 30 persone hanno perso la vita a causa di una calca. Ha ammesso che il governo ha minimizzato l’accaduto per evitare il panico, spiegando che quel giorno si trovavano a Prayagraj 40 milioni di persone e che era previsto il bagno rituale di tredici gruppi di asceti, spesso in competizione tra loro.
Un Bilancio Complesso tra Fede, Ambiente e Sicurezza
Il Khumb Mela è un evento di straordinaria importanza spirituale e culturale, ma solleva anche interrogativi cruciali sulla gestione di eventi di massa, sull’impatto ambientale e sulla sicurezza dei partecipanti. La gestione dei rifiuti, la prevenzione dell’inquinamento e la garanzia della sicurezza devono essere priorità assolute per preservare sia l’ambiente che la vita umana. La trasparenza e la responsabilità nella gestione di tali eventi sono fondamentali per evitare tragedie e garantire che la fede e la tradizione possano coesistere con la sostenibilità e la sicurezza.